1642 Commenti basterà forse riscoprire la priorità della tematica· della qualificazione e della carriera sulla tematica rètributiva, né dichiararsi aperti a nuove im·postazio•n.i organizzative; occorrerà avvertire che l'approfondimento della .tematica rivendicativa aziendale, se non se.mpre' accompagnato, nei quadri sindacali di base e intermedi, da seria preparazione e conoscenza rede dei problemi, o da seria assistenza di esperti, continuerà ad approfondire anziché colmare il ' fosso oggi aperto tra operai · e tecnici. Pmché troppo spesso ancora la rivendicazione sindacale operaia a livello· dell'azienda, quando esce dalla richiesta salariale generica, se non ben assistita, tendé a percorrere strade tecnicamente mal fondate. Su un altro punto i <<temi» della CGIL paiono restare ancora eccessivamente indietro; quello delle commissioni interne. Non basta dare atto che la legge erga homnes offre la possibilità .. di dare validità genèrale all'accordo interconfederale sulle commissioni interne; ciò che manca nella tematica proposta dalla CGIL è u.na precisa proposta relativa al miglioramento dell'accordo stesso, al riconoscimento alla commissione interna . di poteri. reali di rappresentanza e d'i contrattazio·ne aziendale, di piu precise garanzie nd metodi di elezione, e a·rca le regole di comunicazione tra commissione interna e direzione e tra commissione interna e lavoratori·: ciò che manca in realtà è tuttora il coraggio di affrontare organicamente il problema di un collegamento ,pi,u effici.ente · e strutturale tra commissione interna e sindacato. E' probabile che su questo punto la ricerca di una unità sindacale con la CISL, notoriamente avversa al riJconoscìmento di poteri sindacali alle commissioni interne, condizioni '/' atteggiamento della CGIL. Ma non è dubbio che questo -problema dovrebbe essere portato 'in modo assai piu aperto in sede di dibattito congressuale. In matena di mansioni e qualifiche, i <<temi>>parlano di << sistemazioni-quadro » nell'ambito. del settore produttivo; su questo punto il discorso, assai interessante, meri-terebbe di essere portato -piu avanti, per dare in questa occasione uno specifico contenuto alle proposte di nuova struttura organizzativa fondata sul settore. Qualche dubbio pare potersi sollevare anche sulla tematica delle rivendicàzioni per una politica di sviluppo. · Non basta ovviamente offrire ttno schema ·o anche un dettagliato programma di una politica economica di sviluppo· e di riforme· di struttura; un ,programma in sé non qualifica un sindacato di fronte ad un partito o a qualsiasi altro ,gruppo di pressione; né basta aver esattamente centrato, nella istanza rivendicativa contrattuale, il nesso tra rivendicazi01li immediate e rivendicazioni di fondo. Occorre indicare i punti cruciali (tifi di rivendicazioni, livello di proposta, settore di problemi, ordine di priorità) su cui il sindacato, come sindacato, e cioè come organo, nel suo ordine, indipendente ed autonomo dal partito, può e deve sinda-. Biblioteca Gino Bianco
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