1638 Commenti « temi>>corona un !un go e faticoso sforzo di rinnovamento, determi·natosi nella CGIL ad opera d·i un nuovo gruppo dirigente, processo forse già in parziale ritardo di fronte a esigenze esplose da vari anni acutamente nei settori industriali piu avanzati. V n grosso passo avanti pare oggi comunque definitivamente compiuto. Si veda quanto è detto circa i problemi della articolazione della contrattazione per azienda, per complesso, per settore, circa la contrattazi·one degli aumenti di· merito e dei sopraminimi aziendali, la disciplina del cottimo e dei salari ad incentivo, circa il problema delle qualifiche e delle mansioni, circa il collocamento e i licenziamenti, la contrattazi·one degli ·organici, e dei livelli di occupazione come strumento di controllo dei profitti e dagli investimenti, circa la funzione del. potere contrattuale come strumento di controllo dei rinnovamenti tecnico-produttivi, circa il problema:_ dei tecnici e ~mp1 iegati e di future nuove forme di loro organizzazione sindacale, circa nuovi sviluppi di struttura organi.zzativa del sindacato, circa l' errorç di vdutare la forza del sindacato soltanto in relazione all'influenza realizzata nel momento della lotta, e cost via. Basterebbe mettere a confronto tutto ciò con le dichiarazioni e gli slogal!ls della CGIL ad esempio nel 1952-53 per ricavare la sensazione della prof ondi.tà del processo di rinnovamento. E' evidente che, per quanto riguarda la pi,attaforma rivendicativa riferita ai rapporti di lavoro, troviamo ora accolti dai dirigenti della CGIL i principali temi avanzati in tempi già abbastanza /on.tani da quel gruppo di sindacalisti, di tecnici, di intellettuali socialisti e comunisti, a proposito di progresso tecnico, di nuove realtà del ,processo produttivo, di inadeguatezza degli schemi dottrinari e delle impostazioni politiche tradizionali. A quei tempi, porre in questo modo i problemi della contrattazione, della struttura del salariò, della valutazione delle mansi·oni, · degli . incentivi, dei rapporti con i tecnici e gli impi,egati, del!'azione a livello aziendale, della insuffici.enza della struttura organizza,tiva dv categoria, era consuierato spesso· dai dirigenti esercitazione intellettualistica, o eresia o, peggio, << segno di asservimento alle dilaganti ideologie neo-capitalistiche>>. Ma oggi paradossa/.- mente, aJl' 01 pposto, sembra difficile molte ,vo/ite sollevare un dibattito su questi s.tessi temi (ormai accettati dal gruppo dirigente) tra i quadri in.termedi e di base, per una diminuita tensione di interessi, per una scarsa partecipazione, 'Che il ritardo sitesso ha in parte · concorso ad aggravare. D'altra parte occorre riconoscere che nei « temi » impostazioni rinnovate si trovano non solo nella tematica rivendicativa immediata, ma anche nelle parti dedicate alla funzione del sindacato e nelle rivendicazioni di una politica di sviluppo e di piena occupazione. Dopo i molti sbandamenti da posizioni masNmalistiche anarcoidi (tipo Fuc,,-no, , Biblio-eca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==