Passato e Presente - anno III - n. 13 - gen.-feb. 1960

1662 Commenti ~ LETTERA DALLA S1c1LIA Catania, 28 gennaio 1960 Cari amici, mi avete chiesto pi,u volte notizie e chiarimenti sulla situazione politica siciliana e, in particolare, sul governo presieduto da Silvio Milazzo. lo non sono un uomo politico; e non dovete credere che il fatto di risiedere in Sicilia mi consenta di avere notizie precise ( tra l'altro vivo a Catania, non a Palermo; è come dire: a Milano e non a Roma). 11uttavia, un'opinione me la sono fatta; e poiché sulla situazione siciliana esiste, in generale, una confusione di idee anche maggiore di quanto la situazione (in sé difficile e precaria) possa .. giustificare, è utile che vi esponga qualche considerazione, sia pure telegrafica. Non mi soffermo sull'alchimia parlamentare - materia in cui sono del. tutto incompetente; ma, piuttosto, su alcune azioni e _alcuni interventi del governo Milazzo, sopra tutto nel campo della politica economica. In primo luogo, credo che errino quegli amici che si dichiarano disgustati per quanto è avvenuto ed avviene in Sicilia e che considerano l'attuale governo come il risultato di un pateracchio senza senso spiegabile solo in termini di lotte di clientele. l...1a reazione al precedente malgoverno ( che, per quanto ne so, era davvero incredibile) è genuina; questa reazione dà la forza a Milazzo e gli ha procacciato il rispetto di molti. A suo favore ci sono già alcuni fatti notevoli, se non addirittura rivoluzionari, come la "purga'' di vari consorzi di bonifica da clientele notoriamente equivoche o mafiose. Di recente la Giunta regionale ( non ancora l'Assemblea) ha approvato un disegno di lègge contenente modifiche alla legge sull'industrializzazione del 1957. Come economista, mi sento di approvare pienamente alcune di queste modifiche. Ne cito soltanto quattro: contributi a carico del bilancio regionale fino all'87,50 per cento dell'importo della spesa degli allacciamenti elettrici a stabilimenti fuori dalle zone industriali; riduzione delle tariffe elettriche dell'Ente Regionale di Elettricità ai livelli minimi vigenti in altre regioni, con integrazione a carico della Regione fino a quando l'ESE non sarà in grado di praticare quelle tariffe senza perdite; un contributo di 2 miliardi all'ESE per ampliare la rete degli elettrodotti. Col nuovo governo, l'Ente Regionale di Elettricità viene dunque rafforzato; durante i governi precedenti esso era stato, per cosz dire, boicottato in tutti i modi, a favore della società della Edison (SGES): al punto che, qualche anno fa, l'ESE dovette ricorrere al Consiglio di Stato (la causa, appassionatamente difesa da /emolo, fu vinta). E qui una breve osservazione. In Sicilia, piu ancora che in Italia, si parla molto di "monopoli". Ora Biblioteca Gino Bianco

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