1660 Commenti dotto a tal punto. La novità di cui si è parlato e ·di cui nel socialismo italiano si. è avvertito il bisogno ci, sembra non abbia altro senso, perciò, che di rottura del sistema di conservazione e conformismo consolidatosi al potere intorno alla D.C. e ai suoi alleati. Ma, abituati come siamo a essere considerati un po' le Cassandre del socialismo, ci sia lecito questa volta ricordare che se Messene piange, Sparta non ride. E cioè: la crisi delle forze di sinistra fa parte della crisi, delle difficoltà di tutto lo schieramento politico italiano post-bellico, e quindi anche del partito e dei gruppi politici che detengono il potere. Ora sap,pi,amo che tali situazioni sono pericolosissime, poiché il paese non può a lungo rimanere sospeso a mezz'aria e mal interpretato nelle sue esigenze di fondo; mentre il mondo evolve ra,pi,.-. damente. Sappiamo anche come chi ha già la leva del potere in mano sia in situazione di partenza ovviamente favorevole per risolvere a proprio vantaggio tutte le crisi. Dal che si ricava conferma alla necessità di muoversi tempestivamente, senza isolarsi in una sdegnosa pregiudiziale. Ma tempestivamente non significa con fretta e a tutti i costi: non significa, soprattutto, perdere di vista l'unico fine da raggiungere: lo sblocco di una situazione grave e cristallizzata, per colpire in qualche punto saliente l'intreccio degli interessi economici e morali, politici e personali, che si è consolidato al potere, dando nuovo slancio e iniziativa al movimento popolare. Cosa ben diversa, s'intende, dalla logora formula del!'<<allargamento dell'area democratica )); rilanciata dalla segreteria politica della D.C. Quale area democratica? Quella su cui, da De Gasperi in poi, è stato costruito l'edificio della conservazione, del conformismo, è stata restituita mano libera ai « padroni del vapore>>e alle pratiche del sottogoverno? E' quest' «area>>per prima che ha oggi le sue difficoltà, che vede aumentare resistenze e contraddizioni: non si comprende il mo,tivo per cui da sinistra si dovrebbe correre al suo soccorso, offrendole comode coperture e nuovi equivoci. L'azione socialista nei riguardi della D.C. può, ci sembra, sortire due risultati diametralmente opposti: o facilitare il processo di chiarificazione all'interno del partito cattolico, favorendo la decantazione di quelle forze sinceramente innovatrici colle quali poi poter condurre un discorso onesto e una trattativa s_eria,· oppure aiutare a sopravvivere l'attuale gruppo dirigente doroteo che, fondato sul compromesso e sul trasformismo all'interno del partito, è strumento di reazione nel governo del paese. Per evitare quest'ultimo risultato occorre molta consapevolezza, e capadtà di respin,gere la fretta e le « piccole ambizioni >> sempre possibili. E dunque sono assurde le operazioni come quelle che hanno restituito ad Agrigento e altrove, col voto socialista_. i comuni a tradizionali consorterie; sono deboli, e solo· capaci di far rialzare la Biblioteca Gino Bianco
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