Passato e Presente - anno III - n. 13 - gen.-feb. 1960

Fermezza, non fretta 165-9 sentenze, moltò elastica· e con un inevitabile, forte grado di arbitrio. Diventa allora importante, in vista di questo concorso, essere in buona , luce presso i magistrati anziani e di alto grado, avere l'appoggio dei capi degli uffici, venire da quelle << prime sezioni » in cui i capi degli uffici riuniscono i magistrati da loro riten.uti migliori, fruire magari di qualche potente raccomandazione, soprattutto non avere assunto posizion1i troppo indipendenti e anticonf(?rmistiche. Chi conosce le segrete cose della magistratura italiana sa come un simile sistema di concot·so agisca da elemento corruttore: i magistrati tendono a dividersi in carrieristi, pieni d.i speranza nelle promoz·ioni e di timore di perderle per qualchè mossa falsa o incauta, e in magistrati senza speranza e senza timore, ma con molta amarezza: e in tutti le coscienze rischiano di guastarsi. Sta al Parlamento sentire le serie esigenze che stanno sotto alla posizione presa dalla Associazione dei magistrati contro il concorso per titoli, e presto provvedere: la questione del sistema delle promozioni nella magistratura sembra a prima vista aridamente tecnica, ma dipende da essa un valore etico e politico di grande importanza, dipende da essa che il cittadino abbia davvero u1n giudice sen- . za timore e senza speranza. Un difensore del concorso per titoli ha detto che occorre non costringere le aquile a volare in stormo con i tordi; il concorso per titoli darebbe alle aquile e ai tordi della magistratura italiana la possibilità di tenere volo diverso. L'immagine può essere accettata; ma ricordando che le aquile sono della specie dei rapaci. Un sistema di promozione, atto a dividere i magistrati italiani in · ingordi rapaci e in rassegnati tordi, è il meno adatto a dare a ogni cittadino che debba essere giudicato un buon giudice, non avido di carriera né mortificato dall'insuccesso, né rapace né tordo. m. m. SBLOCCARE L1IMMOBILISMO: MA FERMEZZA, NON FRETTA Piu volte in questa rivista si è richiamata l'attenzione sulla necessità che il movimento operaio italiano sappia trovare le strade e i mezzi per uscire dalla situazione di immobilismo che grava sul paese; e si è cercato di avviare un discorso critico intorno alle cause che, a ne"!meno quindici anni dallo slancio della Resistenza, hanno conBiblioteca Gino Bianco

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