Magistratura 1657 potente, l'appartenente a una chiesa come chi ne è fuori, il militante nel part~to di governo co·me il militante nel partito di opposizione , come chi non appartiene a nessun partito. Come si realizza questo ideale? Si sente dire spesso che l'imparzialità del giudice si fonda nella sua coscienza e solo in questa ha il su'o presidio. Un simile discorso è vero, poiché senza una retta co·scienza l'imparzialità nel giud.iicare è impossibife: ma si tratta di una verità as.tratta e monca, e dire solo questo è evadere dai reali termini del problema. L'appello alla coscienza viene infatti di solito da coloro che, per deliberato calcolo o per atteggiamento istintivo, non vogliono mo- -dificare le situazioni in cui l'iniparzialità del giudice è compromessa o minacciata. La coscie_nza di un mag-istrato, come quella di ogn·i uomo, è_ condizionata dal!'ambiente e dalle strutture in cui egli si forma ed opera: dalla educazione ricevuta, dalle tradizioni che lo influenzano, dal peso delle tradizioni e delle pressioni, dalla possibilità di effettivamente conseguire vantaggi o patire danni, dalle reazio1 ni degli altri magistrati e della p-ubblica opinione. Nelle stesse circostanze, poi, ogni individuo si comporta in una sua maniera, con una moralità piu o meno alta: ma se le circostanze sono favorevoli alle virtu, i migliori riescono, con l'esempio e con la critica, a guidare i meno buoni, e i casi in _cu.iun giudice è' dironesto e _parziale sono pochi e tenuti celati come vergognosi; se invece le circostanze agevolano le macanze e la virtu non può contare che su se stessa, si diffon,dono lo scetticismo e lo scoraggiamento, i meno buoni perdono il ritegno, i migliori faticano a resistere e cedono infine anch'essi al1 l'andazzo comune. In Italia è in corso da lungo· tempo un processo diretto ad assicurare condizioni_ in cui i nos-tri g~udici possano veramente giudicare s-enza timore e senza speranza. Cominciato sotto la spinta delle idee liberali e già assai avanzato prima del fascismo, tal,e processo è continuato dopo l'involuzione del periodo fascista nella restaurata libertà. Suo stimolo ,prin'Cipale sono stati, in questo ultimo tempo, i precetti della Costituzione, la quale, riguardo a/,/' ordinamento della magistratura, è coraggiosa e radicale. Alla piena attuazione dei precetti costituz.ionali si sono oppo-sti abiti di conservazione, pigrizie mentali, interessi di parte; si è fatto in molti anni ciò che si poteva e si doveva fare in pochi, non si è ancorra fatto altro che era da fare; ma nell'insieme un pr~gresso éè stato. Non piccolo merito in ciò spetta alla Asso-ciazione naziona1.e dei magistrati e in essa ai magistrati piu giovani, animati, in modo che tra i funzionari dello Stato appare unico, da uno spirito di libertà e di progresso . .iblioteca Gino Bianco
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