Passato e Presente - anno III - n. 13 - gen.-feb. 1960

1654 Commenti rato, nel riconoscimento dell'interesse dei singoli corrJe incentivo alla produzione, nell'impegno a continuare la lotta contro lo stalinismo. Conservazione: nel proseguire la corsa agli armamenti «moderni)), nel bloccare le istanze di pi,u ampia democrazia o autonomia interna, nel respingere idee nuove nient'affatto borghesi. 11ale sembra essere l'URSS agli albori del 1960. 1. v. FRA STORIOGRAFIA E POLITICA. Il gi1udizio sul primo numero di una riv~sta che esce in veste dotta, severa e quasi paludata dovrebbe spezzarsi, per parlare il medesimo linguaggio con· il medesimo spil,e, in una serie di giudizi particolari sui -singoli saggi che la compongono: e non è questo il nostro compito. << Studi Storici» (rivista trimestrale diretta da G. Manacorda e edita dall'Istituto Gramsci), si presenta tuttavia come fatto cultura/,e intorno a cui è possibile iniziare un discorso anche di piu ampio · sign;ificato. Sappiamo che l'opinione corrente .vede nella nuo,va rivista soprattutto uno strumento di politica culturale attraverso cui il Parti.to comunista, dopo le crisi e gli ondeggiamenti degli ultimi tre anni, si ripro·porrebbe un tentativo egemonico nei confronti di un determinato gruppo di intellettuali. E può ben essere cosi: ma il fatto che il terreno scelto sia quello della storiografia, dove i marxisti non si erano limitati a dichiarazioni programmat;che, ma avevano effettivamente lavorato, rende n,ecessar.ioun com.mento che non si chiude in quella ,prregiudiziale con!tata.zione, ma valuti il · metodo e i risultati, in quanto tali, della nuova intrapresa. Per un giudizio di questo tipo occorrerà certo del tempo: ma .se ne può già anticipare qua/,che elemento. Alcune osservazioni sono suggerite dal sommario del primo numero, che mostra il volgersi della attenzione a temi extra italiani, a secoli remoti come il '500 e insieme a tempi molto vicini, come la rivoluzione d-'ottobre, la terza internazionale, il nazismo, il Ghana. Una constatazione analoga poteva farsi per gli <<Annali» dell'Istituto Feltrinelli nei confronti del vecchio « Movimento Operaio». E' uno slargamento dunque non occasionale e indubbiamente positivo, perché (allud.iamo in particolare ali'interesse per le cose a noi piu vicine nel tempo) compiuto con l'implicito impegno a fare oggetto di considerazioni scientifica anche temi ritenuti finora troppo attua/,i e politicamente scottanti, e come tali in genere accantonati dal,la giovane storiografia marxiBiblioteca Gino Bianco I

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