Passato e Presente - anno III - n. 13 - gen.-feb. 1960

16S2 Commenti forma· (ma 'tale nella sostanza), è stata lanciata anche da uno dei piu noti neo-dirigenti kruscioviani: Beliaiev, inviato a suo tempo nel Kasakstan in missione di fiducia per compiere a ritmo d'avanguardia il dissodamento delle terre vergini. Beliaiev aveva però incontrato un fa/- li-mento, e i sovcos del Kasakstan erano responsabili della perdita di 5 milioni di tonnellate di cereali sul raccolto previsto (pare, secondo dati raccolti dal Deutscher, che il raccolto sia stato di 30, forse di 40 milioni di tonn. inferiore al previsto in tutta l'Unione Sovietica). Di qui l'accusa del membro del Presidium. a Krusciov. Il quale a sua volta lo ha accusato, con altri dirigenti periferici, di incapacità organizzativa. In conclusione, il CC sovietico, d'accordo con Krusciov, ha respinto la tesi degli avversari dei colcos, e ha ribadito l'attuale linea che, prudentemente, fa perno sull'interesse individuale e di gruppo dei colcosiani come mezzo per incrementare la produzione nelle campagne: una. soluzione economica, dunque, e non astratta. Nello stesso tempo la corrente kruscioviana prosegue la sua azione rivolta verso l'ammodernamento dei colcos, in gran parte unificati in aziende piu vaste tali da garantire un'organizzazione produttiva setni-industriale. · Su un secondo aspetto dello stesso problema, che investiva direttamente le strutture democratiche nelle campagne, si è registrata invece nei confronti di Krusciov una pressione opposta. Se i neo-dogmatici chiedevano add'ir.ittura la soppressione dei colcos in f avÒre delle aziende statali, i fautori· della democratizzazione interna chiedevano la concessione di una maggiore autonomia ai colcos, secon,do la tes.i che un ampliamento delle prerogative già concesse da Krusciov avrebbe avuto un effetto benefico anche sulla produzione. Questa tesi sembra esser stata difesa i·n particolare da un altro membro del Presidium, anch'egli di derivazione kruscioviana, il premier della Repubblica russa Polianski. Simile richiesta è stata però contenuta e respi,nta dal l~ader sovietico che ha mantenuto, anche in. questo caso, una posizione intermedia fra le nuovissime correnti che stanno emergendo a Mosca. E uno dei fatti nuovi piu interessanti dell'attualità sovietica è proprio questa frattura che si è delineata all't.nterno dei piu fedeli seguaci del leader del Cremlino. Un fatto cd quale bi.sognerà prestare attenzione d'ora in avanti, e che ha già prodotto qualche sorpresa. Al momento in cui scriviamo Beliaiev è stato esonerato da primo segretario del partito per il Kasakstan (incerta è la sua permanenza_ nel Presidium). E un nome ancora piu grosso della nuova gerarchia, quello di Kiticenko - che era a capo dell'organizzazione del PCUS ed era co_nsideratoil << braccio destro » d.i Krusciov - ha avuto l'onore delle cronache semiscandalistiche con l'annuncio del trasferimento _ a Rostov sul Don, in periferia, fatto che dovrebbe significare la sua destituzione dalla segreteria centrale. Comunque le massime sfere sovietiche sono sembrate, in Biblioteca Gino Bianco

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