1806 Giovanni Busino tale. Tale trasferimento permetterà ,di distruggere certe forme di parassitismo politico che si erano venute sviluppando a Karachi, di stroncare le speculazioni immobiliari, e d,i favorire lo svluppo d'un' altra . regione. Però la riforma piu audace è quella agraria, proclamata in febbraio del 1959. Gli interessi -deg,li intermediari sono stati immediatamente distrutti senza risaircimento ed il massimo della proprietà terriera è stato fissato in 200 ettari irr,igui e 400 ettari non irrigu·i. I proprietari delle terre confiscate sono stati risarciti con buoni governativi pagabili in venticin,que anni. Le terre confiscate sono state incamerate dallo Stato, e poi distribuite al contadiname. Gli ex proprietari avevano però un diritto di prelazione nella com·pera dei lot~i e facilitazioni di pagamento. I compratori hanno l' assic~razione esplicita che in caso di ulteriore confisca saranno compensati per le mi~liorie apportate alle .. culture. La legge di r-iforma ha bloccato gli affitti e con.danna drasticamente qualsiasi esazione sotto forma di con.tributi volontari a favore del proprietario. Al fi·ne poi ·di evitare la frammentazione delle terre, la legge di riforma proibisce la vendita dei poderi al di sotto d'una certa , supe!ificie e ne facilita la gerenza collettiva. Non si è in grado di tracciare un primo consuntivo dei risultati pratici di questa riforma. Un fatto però è fin d'ora acquisito: il contadiname sembra essersi svegliato. dal suo secolare torpore. Esso incomincia ad agire. Vari p,rogrammi sono stati formulati e tutti fanno prova d'un realismo assai lodevole. In un discorso del 23 marzo 1959, che è il più rivelatore dei documenti finora pubblicati dal nuovo regime, il presi- ,dente Ayub Khan affermava tra l'altro: << Nonostante tutto il potenziale economico del nostro paese, troppo a lungo siamo restati vittime d'una paur_osa letargia, d'una· frustrazione e d'una dissipazione morali; troppo a lungo siamo restati impelagati in querimonie regionali che non sono degne del nostro ruolo storico. Noi siamo stati in ·perpetuo disaccordo con tutti i nostri vicini, i quali, invece, sono veramente competitivi e pro- . . gress1,st1 ». Qui sta il nocciolo della nuova politica .pakistana. Le riforme già intraprese, con decisione e fermezza, hanno impedito la cancrena e la dissoluzione -ddl'organis.mo socia1lem.us-sulma,no. Certamente esse saranno potenziate allorché entrerà in vigore il nuovo piano di sviluppo, basato sul1'in,d.ustriailizzazione -dell'ag•ricoltuTa e su d'un avved·uto controllo det1le nascite. Ma esse non potranno avere risultati durevoli se i cattivi rapporti Biblioteca Gino Bianco
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