Passato e Presente - anno III - n. 13 - gen.-feb. 1960

Un decennio decisivo per l'India 1767 riformatore, se ogni proprietario avesse dato in media un sesto di quanto po.ssedeva, ogni diseredato avrebbe potuto avere, in media, un acro di proprietà. Le autorità decidevano di appoggiare il movimento, che si ispirava palesemente a motivi in un certo senso tradizionali per la borghesia indiana. Non è il caso di soffermarsi sui ·limiti ovvi di un movimento a tinte umanitarie che punta sulla <<generosità» del'1e classi abbienti a·nziché sulle esigenze di lotta dei diseredati 50 • Basterà dire che sino a,l giugno 1958 gli acri <<-donati » erano meno d-i 4 m,iiioni e mezzo, d1i cui .pera1 ltro 'Cir-caJa metà in U•n solo Staito (dove Vi1noba ha concentrato la ,propria attività). ln molti casi si è trattato di una « ca·rità pelosa »: i filaintropi ha,nno preferito disfarsi di .ter,re rocciose o comu·nque assolutamente incoltiva,biLi. Gravi d,ifficoltà sono sorte ·poi nella distribuzione: tanto è vero che sempre nel giugno del '58 solo 782.000 acri risu-ltavano distr.i,buiti 51 • Il cosiddetto Community development programme, lanciato ufficialmente nel 1952, non mirava neppure a mutare ,la struttura delle campagne, il suo scopo essendo piuttosto di creare certe infrastrutture e di rendere possibile condizioni di vita piu civi1 li nei villaggi. Data l'entità delle spese previste, assolutamente insufficienti, ben pochi risultati sono stati ottenuti anche su questo piano. La stessa buona volontà di certi incaricati del governo •si è infranta dinanzi alla massiccia resistenza di una società contadina in cui gli elementi piu retrivi possono esercitare tuttora un controllo so·ffocante. 1Cos1 il vecchio o addirittura l'antico continua a chiudere la strada al nuovo nelle campagne i•ndiane: e le strutture basilari hanno tutt'al piu su-bito qualche scossa di assestamento, senza. venire intaccate nella sostanza. I residui ·precapitalistici o feudali sono stati . indubbiamente intaccati, è vero: la posizione dei grandi proprietari assenteisti. si è indub·b~amente indebolita. Ma la grande massa contadina non ne ha r,icavato alcun va·ntagg.io e si :trova sempre nelle stesse condizioni di precarietà e di dipendenza, nella ste_ssa impossibilità di promuovere quegli eiementari miglioramenti senza dei qua1 li non ci potrà essere un sensibile incremento produttivo. 50 Una critica da un punto di vista marxista è nell'opuscolo di C.G. SttAH, Sampattidan and Bhoodan movement, 1955, sostanzialmente corretto anche se un po' scolastico. 51 Ofr. India 1959, p. 278 e The agrarian prospect in India pp. 74-75. Il Gramdam è un movimento analogo al Bhoodan, e consiste in donazioni di villaggi interi. Il Sampattidan prevede, invece, donazioni d,i denaro e di altro genere . • · ibliote'Ca~ino Bianco

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