Passato e Presente - anno III - n. 13 - gen.-feb. 1960

1766 Livio Maitan apparenza; in sostanza, le stesse persone venivano confermate nella proprietà della terra e spessissimo nella ,parte del ·suolo di gran lunga piu redditizia. Per la grande maggioranza dei contadini non avveniva nessu·n reale mutamento: le condizioni erano le stesse, la rendita egualmente, C(?n la sola differenza che ,doveva essere versata allo Stato, come tassa, e non ai vecchi zemindari 41 • Va aggiunto, infine, che nella misura in cui ebbero luogo espropriazioni, .furono sempre compensate abbondanten1ente da indennizzi. Nelle aree coperte dal sistema ryotwari (per es. nello Stato di Bom·bay) 1 la riforma ha teso soprattutto ad assicurare la stabilità dei tenants ( affittuari) e a stabilire un << equo fitto >>. I mutamenti effettivi sono stati ancora 1 piu modesti, in quanto anche formalmente è rimasta in piedi la vecchia gerarchia e le norme di legge anche qui sono state eluse in vari modi. L'esempio della _regione di Bom-bay è a questo proposito tra i piu sig·nificativi. Una delle conseguenze è stata esattàmente l'opposto di quello che la legge perseguiva: l'area riservata agli affittuari con condizioni di stabilità piu vantaggiose si riduceva e spesso g;li affittuari stessi sono stati addirittura escomiati 48 • .Per quanto riguarda i provvedimenti di limitazione della proprietà, si è in una fase ancora piu arretrata: solo in u·na parte degli Stati è stata già adottata una legislazione in questo senso. Laddove la legge è stata varata, ha rig~ardato piu spesso le proprietà che si potrebbero costituire nel futuro senza interferire sullo status quo. E quando la limitazione ha contemplato anche le proprietà esistenti, non sono mancate le so1 lite scappatoie che consentono alla classe privilegiata di conservare essenzialmente le proprie posizioni. Persino la legge fatta adottare nel Kerala dal governo di Namboodiripad poco prima del suo scioglimento contiene delle clausole su cui i •proprietari di tutta evidenza po-trebbe. giuocare 49 • La ridistribuzione della terra ha assunto però anche un'altra forma del tutto peculiare. Un discepolo di Gandhi, Vinoba Bhave, iniziava nel 1951 un movimento il cui fine consisteva nell'ottenere che i grandi proprietari facessero dono di una parte delle loro terre, che sarebbero state distribuite ai contadini senza terra. Secondo i calcoli di questo 47 Cfr. TttoRNER, op. cit., pp. 20-25. 48 A Bombay questa riduzione pare sia stata del 50% e anche di piu ·nello Hyderabad. Nello Stato di Andhra la maggioranza degli affittuari sarebbero stati escomiati (clr. Some aspects of the agrarian, question, pp. 6-7). 49 Cfr. Agrarian Relations Bill, 1955. Il limite di proprietà è fis,sato dai 15 ai 25 acri, secondo i casi. Biblioteca Gino Bianco

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