1754 Livio Maitan z-ialmente ai -livelli degli anni di guerra che talvolta, anzi, neppure erano raggiunti 9 • Il secondo Piano è stato fissato con criteri di ,distribuzione degli investimenti sensib,ilmente diversi e con obiett,ivi piu ambziosi (il tasso d'investimento venne elevato al 10-12%). L'accento fu posto sulle esigenze dello sviluppo dell'industria, cui si riservava una percentuale del 19% degli investimenti, mentre per l'agricoltura si preve~ deva una riduzione percentuale di circa il 5%. L'aumento del reddito nazionale avrebbe dovuto essere maggiore che durante il piano precedente, e cioè in media del 5% an·nuo 10 • Un aumento particolarmente notevole veniva prospettato ·per l'industria dell'acciaio 11 • Quanto alila produzione agricola, l'aumento -dovrebbe aggirarsi sul 18% (15% per i foodgrains), cioè sarebbe già nella previsi9ne inferiore a quello realizzato nel Piano precedente. Il seco·ndo Piano dovrebbe concludersi nel 1961, ed è quindi presto per fare un bilancio com·plessivo, considerato anche il ritardo con cui vengono forniti gli elementi statistici necessari. Ma l'impossibilità di una completa realizzazione si è delineata rapidamente, cosi da indurre le autorità a una rivalutazione delle possibilità effettive dopo i primi due anni di esperienze. Jn pratica gli obiettivi sono stati ridotti e alcuni sono stati relegati in una categoria per cui si parla di realizzazione condizionata. Quel che è peggio, espliciti accenni fanno supporre che si sia piuttosto scettici sulla ·possibilità di portare a termine anche il ·programma ridimensionato. Nel documento ufficiale annunciante la revisione, mentre si in,dicava,no nelle diffico:ltà valutarie e ne11Jetendenze inflazionistiche le cause del rallentamento che si delineava, si ammetteva che nel periodo conclusivo del primo Piano il reddito nazionale si era accresciuto di me1~0 del 4% annuo,· mentre la prod·uzione agricola aveva cominciato a diminuire dopo i livelli raggiunti nel 1953-54 12 • 9 La produzione siderurgica nel corso del primo Piano è stata di circa 1.070.000 t., mentre aveva raggiunto il 1.250.000 t. all'inizio degli anni '40. Per l'acciaio finito, l'aumento dal 1941 .al 1956 è stato di ·circa il 20% mentre per i laminati di ferro si è registrato nel '56 un ,livello ancora inferiore a quello del 1939 (Cfr. India 1959, p. 323. Ricordiamo che la congiuntura economica generale è stata per certi aspetti favorevole (conseguenze del boom post-coreano, assenza d,i tendenze inflazionistiche ecc.). 1° Cfr. DAs e CHATTERJI, The lndia,n Economy, pp. 544 sgg. 1 ~ D.a 1.300.000 a 4.300.000 t. (cfr. ibidem p. 545). 12 Cifr. Appraisal and prospects of the Second Pive Years Plans, may 1958 (pubblicazione ufficiale), p. 3. Sul pessimismo relativo circa le possibilità ulteriori BibliotecaGino Bianco
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