Passato e Presente - anno III - n. 13 - gen.-feb. 1960

1744 Domenico Settembrini a q·uesto documento il C F votò, come la sezione, una mozione, dal tono assai moderato, da inviare alla Direzione perché tenesse nel dovuto conto il pensiero delle organizzazioni periferiche. Le due iniziative .furono abbinate ed a Roma si recò una delegazione di tre compagni della sezione, fra cui chi scrive, as·sistita da un componente della Segreteria di Federazione, mentre nell'attesa del nostro ritorno veniva tacitamente << sosipesa>>la decisione di rendere pubblico il documento del Comitato federale. La Direzione fu avvisata telegraficamente della nostra partenza e per l'intervento di un senatore locale, come sapemmo in seguito, fu deciso che dovesse essere Togliatti a riceverci. ·La mattina del 3 ·novembre << l',Unità », che :leggemmo :prima di recarci in via delle Botteghe Oscure, riportava in grande evidenza una risoluzione della Direzione del PCI sui fatti d'Ungheria, in cui fra l'altro si diceva: << L'Unione sovietica è. intervenuta con le sue truppe perché ne è stata richiesta, in seguito essa è venuta ad un accordo pacHì.co con il governo ungherese per il ritiro delle sue truppe. Non si può però chie::lere che l'Unione sovietica accetti che, per atti unilaterali ed irrespon·sa.bili, il ritiro delle sue truppe sia l'inizio della anarchia e del terrore bianco, e che in questo modo si crei in Ungheria un focolaio di provocazioni contro la pace di tutta una parte dell'Europa>>. In ultin1a pagina il corrispondente da Budapest, unica fonte, come ci disse poi Togliatti, delle sue informazioni in ·materia, riferiva come calunniose le notizie di carri armati sovietici in marcia di ritorno, diffuse dalla stampa internazionale. lì lungo colloquio con Togliatti, alla presenza di Paolo Bufalini e di Luigi Amadesi, si svolse con estrema franchezza da entra,mbe le parti, se si esclude la banale difesa a cui ricorse il leader comunista per giustificare l'ignoranza in cui era stato tenuto il -partito sulla situazione ungherese. Se l_a Direzione era sempre stata all'oscuro di tutto la ~esponsabilità, secondo Togliatti, era dei molti compagni, in ispecie intel:ettuali, che erano stati inviati sul posto ed avevano sempre avallate, anche in colloqui confidenziali, l'impostazione ufficiale della nostra propaganda. Bufalini doveva darci piu tardi, indirettamente, una spiegazione piu convincente della cosa. Dopo i preliminari d'uso Togliatti, letto il testo della mozione di . c•ui eravamo latori, respinse con fermezza le accuse d'incoerenza al1' atteggiamento della Direzione sugli avvenimenti ungheresi, osservando che semmai noi potevamo disapprovarlo in toto, ma mai contestarne la rigida consequenzialità. Fin dall'inizio, disse, noi abbiamo ricono- , Biblioteca Gino Bianco

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