Passato e Presente - anno III - n. 13 - gen.-feb. 1960

• J..,alotta politica del PCI a Roma 1739 ver~o ,le quali ~i orientano i gruppi e le classi, ·si rivolgono le menti degli uomini onesti. La obbligatoria riduzione del processo reale entro schemi precostituiti, la tendenza a un allineamento ad esigenze estranee a1le condizioni del paese, la concessione nella politica del partito comunista ad elementi di mera propaganda, sono tutti difetti che rischiano di svuotare progressivamente il signifiicato stesso della via italiana al socialismo. 3. L'attuale crisi dri sviluppo del movimento operaio ci insegna che non è possibile presumere in alcun modo che i comunisti siano da soli i promotori di tutti i valori di progresso, né che essi abbiano acqu,istato un.a volta per tutte il compito d.i dirigere e di guidare. Dobbiamo per questo liberarci dal:la boria di partito, dalla presunzione settaria, dall'attitudine di deposita,ri della verità, e accostarci con interesse e con spirito critico a tutti i movimenti sani e le istanze moderne che si manifestino intorno a noi, procedendo con essi sulla strada de.I r,innovamento nazionale e di una società liberata dallo sfruttamento e dal pregiudizio. A prima vista in questo ,preambolo (assai meno però nelle altre pa,rti del documento 12 ) appare una interpretazione di tipo « liberarle >> d·i tutta la crisi precedente. In verità una componente che potremmo chiamare << di destra », certamente aveva il suo peso, ed era stata raff~rzata dal tipo di azione condotta dal centro contro i « revisionisti » oltre che dalle difficoltà e dall'andamento della lotta. Ma l'intonazione che qui troviamo è soprattutto dovuta al carattere ormai prevalentemente morale, inteso a fissare alcune esigenze di principio e alcuni imperativi di coscienza, che veniva prendendo l'opposizione comunista in seguito alla propria scon1 fitta e alla riconosciuta impossibilità di seguitarè up.a lotta politica di fondo. ·I gravi motivi e le gran·di speranze da cui il -d•ibattito era sorto apparivano oscurati da un periodo di stagnazione, e di delusione ·per ogni prospettiva socialista. E dunque anche in questo luogo cos{ animato e combattivo quale era stato per i comunisti l'U·niversità di Roma, era incominciata ·una fase piu che altro di riflessione in·dividuale o di lenta maturazione di scelte ulteriori, assai diversa dalle aperte battaglie del 1956. GIULIANA D'AMELIO 12 I successivi paragrafi portavano questi titoli: << .Per l'autonomia e la concretezza del programm 1 a di una via italiana al socialismo>>; « Una analisi superficiale e schematica della situaz-iòne economica >>; << Il pericolo dell'isolamento .dei comunisti nella politica italiana e mondiale »; << La necessità di un profondo rinnovamento dei metodi, dei quadri, delh1 1 struttura del partito >>; « La nostra responsabilità». A un certo punto figurava la richiesta di un congres-so straordinario del PCI. Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==