1734 Giuliana D'Ame/io In questa situazione persino il secondo intervento armato sovietico e l'arresto del governo Nagy non potevano suscitare piu una reazione altrettanto forte. Si capiva che in poche ore di quel giorno di novembre tutta la vicenda ungherese era stata risolta, ormai, per un lungo periodo ,di tempo. L'organismo universitario comunista si dedicò invece alla preparazione dei congressi destinati a precedere quello provinciale e nazionale, con la convinzione che in quella sede fosse possibile tentare ancora una battaglia su sostanziose questioni di indirizzo. Uno sforzo particolare di approfondimento di problemi di principio (i blocchi internazionali, le tendenze ·del capitalismo americano e italiano, la questione meridionale, il centralismo democratico, ecc.) si riscontrò tanto nell'assemblea del circolo studentesco che in quella del personale universitario. La maggioranza preparò a questo scopo una serie di interventi concentrati su singoli aspetti e preparati con speciale cura, mentre la minoranza, che condivideva la linea politica ufficiale del partito, si limitò a presentare alcuni emendamenti e dar battaglia al momento della elezione dei delegati. Nell' assem,blea degli studenti, intorno alla metà di novembre, il segretario Mario Tronti pose immediatamente in primo piano questioni di importanza ideologica generale. Nella << scaletta>> della sua relazione ritroviamo innanzitutto abbozzata una analisì del partito italiano, che sareb·be « la forma italiano .dello stalinismo ». Vi si denunziava la mistica degli opposti vigente nel partito, da cui cen,trismo, compromesso a,d oltranza », e il « carattere equivoco delle tesi minestrone>>. Il centrismo, anzi, diventa ragione di << ottusità ideologica>>, di rinunzia a riflessione sulle implicazioni teoriche dei recenti avvenimenti, blocca e getta il discredito sullo spirito rinnovatore che aveva incominciato a manif~starsi anche fra gli intellettuali. I fatti ungheresi av.(ebbero potuto essi stessi, invece, diventare un << mezzo .di educazione -della base>>, se esaminati in modo critico e autonon10 sull'esempio di quanto aveva fatto Tito, e allora da qui, da questa riflessione critica, « sarebbe iniziata una nuova politica ». La relazione di Tronti tentava anche di fissare a un certo punto alcune discriminanti di principio, al di fuori del lamentato centrismo: Le due anime del movi,mento operaio, ·le contraddizioni del socialismo: a) teologi1ca (staliniana): esasperamone del leninismo come dottrina del partito-guida. Il partito impone ~l consenso, lotta contro le opposizioni anche interne ad esso. La burocrazia come medium tra classe e vertice, ristagnamento Biblioteca Gino Bianco
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