1474 Domenico Settetnbrini ber o mancato ·di esercitare, in difesa della scuola ,decennale vecchio tipo da cui sono usciti. Tanto piu che il progetto aveva allora il carattere di una proposta di fronte alla qua1e stava ancora un lungo iter prima di divenire esecutiva. Ma a preservare Lombardo Radice da un simile dubbio era sufficiente la esperienza delle precedenti riforme khruscioviane, passate dalla progettazione all'esecuzione senza che la discussione dei ,diversi organismi, o di tutto il popolo, avesse inciso in maniera sensibile; e la fiducia di ogni comunista sulla capacità del PCUS di subordinare ogni interesse sezionale alle mete ideali del comunismo. Questa volta invece una maggiore prudenza sarebbe stata opportuna, come mostrerà la cronistoria degli even- . . . t1 success1v1. 5. Il Comitato centrale ·de~ PCUS approvava integralmen_- te nel novembre le tesi di Khrusciov. Ennesima riprova questa d1el controllo assoluto sul partito che Khrusciov esercita da quando ha sconfitto il << gruppo antipartito >>, e della sua funzione di mediatore tra il partito e la soci~tà. Seguivano cinque settimane di discussione pubblica. E qui i nodi cominciarono a venire al pettine. Benché le lettere dei lettori alla stampa -moscovita fossero nella maggioranza favorevoli, non mancò da parte di ingegneri, tecnici, professori, l' attaçco allo spirito stesso del progetto Khrusciov. Seme.nov, membro ,dell'Acc-ademia delle scienze, .riassumendo in un intervento sulla << Pravda >>, parzial1nente pubblicato in Italia da << La riforma della scuola » del novembre_ 1958, le loro argomentazioni, negava implicitamente ogni valore alla proposta << rivoluzione didattico-pedagogica >>, col sostenere « che il conti.ngente dei giovani destinati a qu,esto tipo di scuola supe~iore (per la preparazione di specialisti per la ricerca scientifica e per il lavoro di progettazione) ,dovrebbe giungere direttamente dalla scuola media >>, poiché << la giovane età e l'assenza d'intervallo nello studio >> rappresentano << una condizione fondamentale per lo sviluppo scientifico creativo dei giovani>> 14 • Altri intervenuti 14 Ibidem, dicembre 1958, n. 1-L Il corsivo è nostro. ·BibliotecaGino Bianco ·
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