' 1472 Domenico Settembrini Ma>nacorda, trascuran·do ogni riferimento alla loro lunga gestazione, pur non nascon,dendo alcune riserve sulle difficoltà d'attuazione pratica ,delle misure proposte, ne dà un duplice giudizio positivo. Si tratterebbe, a suo avviso, dell'impostazione teorica di << un1 a grande rivoluzione culturale>>. Rivoluzione didattico-pedagogica perché non può e•sservi vero lega1 me tra teoria e pratica se « di là dalla pratica scolastica di laboratorio, sempre inadeguata per quanto estesa, non si attua direttamente nel lavoro •produttivo l'esp·erienza concreta dell'applicazione dei princip1 teorici appresi nella scuola » 9 : con la riforma finalmente << non si diverrà elettrotecnico o fisico senza essere stato elettricista>> 10 • E rivoluzione socialista perché per la prima volta si stabilisce il principio che << chi non lavora non studia>> 11 , e << per l'energica affermazione del dovere per tutti di ,partecipare al lavoro .direttamente produttivo di beni utili al- , la società>> 9 • Senza contare che le misure proposte rappresentano la soluzione ideale per permettere l'ingresso nelle università « ai capaci provenienti dagli strati meno avvantaggiati in partenza>> e « bloccare invece « quanti possono partire favoriti -dalle condizioni a·mbientali >> 9 • Non bastasse, soccorre l'autorità ·di Marx a farei convinti del valore pedagogico del lavoro alternato allo studio ·e dell'istruzione politecnica 12 • Non staremo a confutare, piu di quanto non abbiamo implicitamente_ già fatto, que•sta analisi superficiale, dove una sola cosa è chiaramente espressa: il desiderio dell'autore di dare una valutazione elogiativa senza porsi troppe domande. Daremo invece la parola ad un ,critico della stessa parte, L. Lombardo Radice. Questi, ad onor -del vero, già dal febbraio 1957 ave9 << Rinascita », ottobre 1958, p. 671. 10 Ibidem, p. 672. 11 Ibidem, p. 669. · 12 Vi sono in effetti dei ra1pidi cenni nella Critica al programma di Gotha e nel libro I0 del Capitale, che sembrano corroborare la tesi di Manacorda. Marx ritiene che l'educazione dell'avvenire collegherà lavoro produttivo con istruzione e ginnastica per tutti i bambini << non solo come metodo per aumentare la produzione socia•le, ma anche come unico metodo per produrre uomini di pieno e armonico sviluppo». (Il Capitale, trad. it., 1°, 2, p. 196). Ma questo principio, che l'autorità di Marx non basta a consacrare, è comunque altra cosa dall'idea peregrina che il lavoro produttivo sia un buon banco di prova delle discipline teoriche. ·BibliotecaGino Bianco ·
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