Passato e Presente - anno II - n. 11/12 - set.-dic. 1959

Scuola in URSS 1469 non si sono ancora manifestate nella maggioranza dei ragazzi le inclinazioni scientifiche (è noto che quelle arti,stiche si manifestano piu precocemente) e quindi prevarrebbe come elemento discriminante la posizione sociale dei genitori, con accresciute difficoltà per i sacrificati di recuperare il diritto alla istruzione superiore attraverso le scuole serali. 3. La ,discussione in URSS era giunta a questo punto, quando fu resa nota la redazione definitiva del progetto Khrusciov, approvata dal Presidium del CC del P·CUS, dal titolo « Sul rafforzamento dei legami tra la scuola e la vita e sull'ulteriore sviluppo del sistema d'istruzione pubblica>>. Nel docume.nto si ritrovano aggrovigliati tutti i temi precedenti, nello sforzo di imprimere una certa democraticità alla riforma, pur rinunciando alla scuola decennale. Questa è sostituita, come aveva proposto l'Accademia, dalla scuola di otto anni. Certo chi cercasse nel documento l'ammissione esplicita di questa ritirata, che del resto nulla fa pensare definitiva, rimarrebbe deluso. Le proposte in,sistono sulla novità, avanzata da Kl1rusciov già dall'aprile, dello stage biennale di lavoro dopo il tronco comune, da cui resta esentata una ristretta mi•noranza di vocazioni precoci. Que-sto •diventa ora l'aspetto principale della riforma. Khrusciov si sforza .di presentare l'eccezionale misura come dettata dall'unico desiderio di attuare una maggiore uguaglianza e promuovere u.n costume piu genuinamente socialista. La scuola decen·nale induce i giovani che la frequentano al disprezzo per il lavoro manuale, considerato come un'attività degna solo di chi non •riesce n·egli studi. Essi su·biscono come una « •degradazione » ogni attività che n-on sia il proseguimento degli studi. Si arriva al punto, esclama con indignazione Khru·sciov, che la prospettiva del lavoro manuale diventa in << certe >>famiglie lo spauracchio ·per spingere a studiacchiare i figli che non hanno né volontà né capacità. Eppoi anche la selezione per le università operata dalla scuola tradizionale non è soddisfacente, né tanto meno democratica. E' vero che per essere ammessi p.-egli Istituti Superiori occorre, salvo che per i licenziati ·con altissimi voti, u,n concorso di fronte al 5 Bibl"otecaGino Bianco

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