Scuola in URSS ì465 escludeva. Appunto per questo insisteva di accompagnare l'introduzione .dell'obbligo con una prof onda trasformazione .della struttura della scuola decennale: << Bisogna rivedere il programma scolastico delle scuole m-edie, introducendo una maggiore specializzazione nel campo della produzione, affinché i giovani e le ragazze che terminano le scuole decennali ricevano una buona istruzione generale che li avvii all'istruzione superiore e li pre•pari in pari tempo all'attività pratica, poiché la maggior parte di essi, a studi ultimati, dovranno subito cominciare a lavorare nei vari settori dell'economia nazionale>> 2 • Così la scuola media avrebbe dovuto assolvere due funzioni dal punto di vista didattico-pedagogico profon,dam-ente contraddittorie: una formativa preuniversitaria, l'altra professionale. Khrusciov allora non avvertiva la contra-ddizione e pensava che la scuola media, pur permanendo unica nella sua struttura, avrebbe egregiamente provve,duto al duplice scopo con l'intensificazione d,ell'insegnamento politecnico.. Era, qt1esta dell'insegnamento politecnico, una idea .a cui Stalin attribuiva grande importanza e il XIX congresso aveva deciso di metterla in pratica nel corso del S0 piano quinquennale, ma per ammissione d,ello stesso Khrusciov fino al 19S6 l'esperimento aveva dato scarsi risultati. · I Ci si poteva chiedere se gli strati superiori della società sovietica avrebbero accettato senza op·posizione di perdere il privilegio ,di una scuola aristocratica puramente formativa, di cui i loro figli avevano fino ad allora largamente ·beneficiato. Non mancavano ottimi argomenti dietro i quali .nascon•dersi: con la sct1olapolitecnica non si sa·rebbe seriamente abbassato il grado di preparazione teorica dei futuri studenti universitari? E di conseguenza non ne avrebb-e sofferto lo sforzo del Paese per mantenere ed accrescere un' équipe di scienziati e di tecnici, per numero e qualità già superiore a quella di ogni altra nazione? 2 Questo brano e i due riportati poco più avanti sono tratti dal Rapporto al XX congresso del PCUS, nel testo pubblicato in « Per una pace stabile, ecc. », 17 febbraio 1956 p. 25. Il cor•sivo è nostro. · · Biblioteca Gino Bianco
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