Passato e Presente - anno II - n. 11/12 - set.-dic. 1959

Idee della Resistenza 1453 trivo, non alla ricerca ,degli alibi retorici ,di cui, forse con troppo •disdegno per la esperienza antifascista, parla Cafagna 3 , << stare nella tradizione del Risorgi,m.ento >> può significare solo questo: coscienza del tentativo, op•eratosi un secolo fa, ,di creare una tradizione ·di civiltà moder,na in Italia; e coscienza, altrettanto ,precisa, ,d,ellimitato ,esito ,di quel tentativo, che potrà sem·pre, volta a volta, essere ·bistrattato per ciò che non diede, o essere riven,dicato per quel poco che ,diede o per quello che aveva invano promesso di dare. Piu specifico e articolato, naturalmente, deve essere il ,discorso quan,do si intenda passare all',esame .di ciò che il rifarsi al Risorgi,mento portò ,di valido o ,di equivoco nell'antifascismo. Se, come ho accennato nel mio articolo, uno ,dei meriti dell'a·ntifascismo italiano, in primo luogo ,di quello comunista e giellista, fu di aver cercato -di ,dar,edel proprio avversario una definizione che andasse al di là ,del fenomeno prettamente italiano, promuoven,do cosi l'internazionalizzazione della r•esistenza e ~ella lotta 4 , è i,ndubbio che il << Secondo Risorgimento>> poté costituire, su questa strada, una remora, per quanto esso conteneva ,di volto al passato e di ideologismo piccolo borghese. Il problema cui in tal modo si viene rinviati è quello ,del significato europeo ,dell'antifascismo italiano, della sua capacità .a collocarsi in una posizione .di ,punta nella battaglia per il rinn·o3 Sia detto qui per inciso, il discorso sugli alibi della cultura italiana merita di essere approfondito su << Passato e Presente », per n1ettere in guardia contro la frettolosa ricerca di nuovi alibi: nei quali affannosi e ricorrenti tentativi sta poi il vero provincialismo della nostra cultura, que11~ che è sempre apparsa una sua vocazione di fondo. 4 Mi sembra ingiustificata l'accusa di Spriano di non aver tenuto conto della òiscussione sul fascismo, quanto tutto il discorso sul secondo Risorgimento costituisce il contrappunto, implicito o esplicito, di quella. Ma non potevo, pena di essere risucchiato da un tema più grosso, affrontare un esame diretto della letteratura sul fascismo. Colgo qui l'occasione per . avvertire che rispondo a ciò che appare la sostanza delle critiche di Spriano, tralasciando la diversità di tono con cui egli le ha espresse: con molto f air play nella riunione presso la libreria Pegaso; parlando di superficialità, falsificazioni, obolo versato al luogo comune anticomunista, su << L'Unità >>di sei giorni dopo. Il fatto è, come ha scritto d' Angiolini sull'« Avanti!>>, che l'obiettivo della Spriano numero due non era << quello di proseguire e arricchire il dibattito sul tema proposto, ma di colpire determinate posizioni culturali e di sollevare preventive diffidenze di fronte a conclusioni di studi nati com'egli si esprime - "nel clima del revisionismo" >>. 4 Biblioteca Gino Bianco

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