Idee della Resistenza 1451 dicale mutamento di classe dirigente (mutamento che non si può pensare e volere seriamente se si continua a ritenere quasi un .delitto ,di lesa patria porre in dubbio la perfetta onorabilità di quella tradizionale), o si è convinti (e soddisfatti) che la vocazione centrista-mod,erata, apparsa ·chiara nel Risorgimento, nel post-Risorgimento e, ahimè! anche nella post-Resistenza, debba continuare a costituire il filone di fon,do della nostra vita politica 2 ? Valia-ni e Spriano mi hanno mosso l'appunto di non aver sufficientemente posto in luce gli ad.dentellati .del socialismo italiano con il Risorgimento e la sua tradizione, e hanno fatto i nomi, fra gli altri, -di Pisacane, Costa, Turati. In verità io mi ero limitato, al riguardo, a pochi rapidissimi cenni, dando per scontata la ,nascita ,del socialismo italiano, nei modi ormai messi sufficientemente in luce, ,dalla ,democrazia risorgimentale. Ma ritengo naturalmente che l'argomento vada ripreso e approfondito, in modo -da giungere a una definizione esatta del valore politico, morale, ,di cultura che ha avuto la tradizione del, o ~meglio, ,dei Risorgimenti, non ,solo nel socialismo, ma in tutta la vita ,dell'Italia unita. Di questa •piu vasta i,ndagine il ,mio articolo non ha voluto costituire che un approssimativo capitolo. Le osservazioni di Battaglia sul garibaldinismo africanista e quelle di Valiani sull'intervento .del '15 che spezza il cordone ombelicale fra socialismo e Stato erede ufficialm,ente ,del Risorgim.ento, mi sembrano, al riguardo, in,du·bbiamente stimolanti. I rischi e i vantaggi, per l'italiano moderno, del rifarsi al Risorgimento sono stati ,dibattuti oltre che nell'articolo di Valiani, come si rileva già ,dal titolo, nella riunione presso la libreria Pegaso, -dove Parri indicò le ragioni per le quali, da un 2 Ringrazio De Caprariis per avermi segnalato l'errore in cui sono incorso nella citazione della frase di Omodeo su Gobetti. Ma il contesto di tutto il periodo, cui mi richiama De Caprariis, fa a sua volta parte di un piu ampio contesto, in cui credo che la sostanza del mio giudizio non sia errata. Quanto poi alla cultura politica della Restaurazione, che essa, almeno in parte, pensasse di continuare, ii:iterpretandola, l'opera della Rivoluzione, è fuor di dubbio: ma è ben su quella interpretazione e sul giudizio datone da Omodeo che deve oggi esercitarsi la nostra cnttca. Biblioteca Gino B·ianco
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