Passato e Presente - anno II - n. 11/12 - set.-dic. 1959

Commenti LA LUNA E L'EUROPA. Che lo strabiliante successo dell'impresa lunare sovietica dovesse far rabbrividire le autorità vaticane c'era da aspettarselo: e ciò non tanto per la paura provocata dalle ovvie illazioni sulla potenza militare ricavabili da quella spettacolosa dimostrazione delle capacità scientifiche e tecniche dell'Unione Sovietica, quanto piuttosto per le preoccupazioni di natura ideologica, filosofica e anche 1'eligiosa che non possono non destare in menti timorate le implicazioni di tal genere contenute - anche se in modo ancora assai oscuro e quasi enigmatico - in quella formidabile affermazione della scienza umana a livello cosmico. Ma ci ~ ha colto di sorpresa, lo confessiamo, la stupefacente reazione di tipo campanilistico manifestata dal/'« Osservatore romano>> col suo buffissimo tentativo di accaparrare alla << vecchia Europa» il merito dell'impresa. Non rileviamo l'episodio per gusto polemico e non vogliamo perciò indugiare nella facile ironia cui si presterebbe la ridicola pretesa di voler improvvisamente ànnettersi ciò che per anni ci si è affaticati a esorcizzare: il riferimento a quella impagabile sortita dell'organo vaticano ci serve a dare maggior rilievo, per contrasto, alla nostra opinione esattamente opposta, fondata su alcune considerazioni forse degne di ulteriore meditazione. • Se esprimiamo il giudizio ·che le nuove conquiste della scienza fisica e astronautica scavalcano e mettono in un canto la vecchia Europa, non ci si farà il torto di credere che lo facciamo per ignoranza del contributo decisivo che nel passato l' Occidente europeo ha fornito per creare le basi della scienza contemporanea. Vogliamo con quel giudizio indicare due fatti: primo, che le dimensioni della ricerca scientifica nei nuovi campi della fisica nucleare e delle esplorazioni interplanetarie superano di gran lunga i mezzi disponibili da parte di ciascun paese europeo (e prevenian1,o gli eventuali maligni glossatori che con questa espressione non intendiamo escludere l' URSS· dal novero dei paesi europei, bensl semplicemente constatare che essa, relativamente al fatto q~i considerato, opera come potenza continentale) euro-asiatica); secondo, che nella 1 BibliotecaGino Bianco

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