Passato e Presente - anno II - n. 11/12 - set.-dic. 1959

Segnalazioni 1623 sto efficacissimo quadro, Niekisch predispone gli elementi del giudizio che poi traccia, talora con notevole veemenza, intorno ai personaggi e ' ai fatti concreti. E quando passa a parlare di questi, il tono con cui si esprime è volta a volta diverso, nel tipico modo di colui il quale discute e descrive ciò che sta vivendo: si passa così alla grande violenza con la quale traccia una panoramica sullo stato maggiore nazista, Goebbels, Goring, Rosenberg, F,rick, Hitler ( << Lo sbirro, il .baro, il mentitore, il truffatore, lo scassi,natore d'i11dustria, il bullo, l'avventuriero, il ciurmatore, il setta-- rio . . . tali i personaggi del Terzo Rèich, usciti ·dalle loro oscurissime ta11e al grido di soccorso della società borghese, tale il serraglio di belve feroci, in pasto alle qualti vengono gettati i testimoni antifascisti >>), ai 'brevi, ma meditati ritratti degli uomini che, nonostante la pom.pa esteriore, videro e svelarono fino in fon·do la crisi della società borghese: Thomas Ma,nn, peraltro giudicato piuttosto severamente dal Niekisch, qui offuscato dalle sue rigide concezioni classistiche, Brecht, il quale << una volta messa la realtà borghese di fronte allo specchio della propria giusta ghigna >> le toglie << il piacere_ di .vivere . ... la voglia di alzare anche un dito per difendersi »; Einstein,. che im.pone indirettamente anche alle leggi dell'economia capitalistica di rivedere la loro pretesa alla validità assoluta; Kelse,n, che toglie ogni supporto di valori sovrannatu- ·Biblioteca Gino Bianco I rali o naturali all'ordinamento giuridico borghese. Molte pagine, per la loro incisività e il loro vigore, potrebbero essere ricordate: di particolare interesse, nella loro tagliente chiarezza, i ·numerosi brani nei quali il Niekisch, gettando uno sguardo dietro le_grandi parole ed i grandi concetti, svela i veri, ·bassi interessi che li sostengono: ad esempio là dove riferisce le disposizioni del segretario di stato Freischer, giudice e pubblico ministero, il· quale nel 1936 scriveva ,per amministrare rettamente la giustizia non si deve guardare principalmente alla legge, << ma .p,res:tare orecchio alla voce della coscienza popolare, del sano istinto popqlare >>. Essendo -divenuto ormai << il sano istinto popolare >>, il più valido strumento legale per sopraffare la legge, lad-dove questa fosse di ostacolo. Ed ancora ricordia,mo le notazioni con le quali, esaminando lo atteggiamento della ·Chiesa cattolica e dei protestanti nei confronti dell'hitlerismo, coglie esattamente la natu·ra dell'una e degli altri: ten.J denzionalmente favorevole la •Chiesa, fino a quan-do le disumane dimensioni ·della immoralità nazista non la portarono all'opposizione ( << La chiesa cattolica indovinò subito, ,dietro la maschera nordica e nazionalista, lo spirito romano del Terzo Reich: c'era il pontefice infallibile, . . . e'erano i sacerdoti politici consacrati, c'erano il dogma e la fede cieca, . . . c'erano gli stendardi, le processi~ni, i riti, la pompa, i martiri ... : c'era tutto quello .

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