Passato e Presente - anno II - n. 11/12 - set.-dic. 1959

1622 Segnalazioni rire. Fra i due atteggiame11ti c'è un nesso ed una ragione; essa è costituita dalla ideologizzazione della tattica, eh.e è tutt'altro dall'analisi . . . e programmazione teor1co-prat1ca e si distingue da essa per la sua settorialità e parzialità, per il suo essere emp1r1ca e niente affatto sperimentale. m. a. s. ERNEST N1EKISCH, Il regno dei demoni, Feltrinelli, Milano 1959, p·p. 524. Il modo con cui bisogna accostarsi a quest'opera, per valutarla nelle sue reali -dimensioni, è implicitamente in,dicato dall'autore stesso nel poscritto con cui la conclude: << Questo libro . . . fu scritto fra il 1935 e il 1936, allorché ero sotto l'immediata impressio,ne dell'o!rore e delle nefandezze .del 1.. erzo Reich: 110n passava giorno che non mi desse motivo alla collera e all'indignazione: nessun'altra mia opera era statà sollecitata da emozioni così continue, da tale subbuglio interiore, volontà di lotta, accorata protesta». Non è cioè lo storico che racconta, sia pure collocandoli secondo un suo -punto di vista, gli avvenimenti attraverso i quali nacque e si svilup.pò il nazis,mo; è p-iuttosto l'intellettuale militan.te che ,da tali avvenimenti si vede sommerso, ogni giorno di più, e che ad essi si oppone con le uniche armi a sua disposizione: lo s·deg110 morale, l'ira, rironia nasce,nte da una chiara BibliotecaGino Bianco consapevolezza ·della natura delle forze vittoriose. Ogni figura, ogni evento ,trovano così la loro collocazione innanzitutto sul piano morale; e vengono sviluppati nella for-ma ·di elementi, di ingredienti della gra·n-de tragedia: prima dei personaggi concreti vengono ,presentati dall'autore i tipi umani che sono richiesti per costruir la: i rappresentanti della gran·de borghesia, cui ormai il parlarr:ientarismo è -d'impiccio, impedendo loro la libertà di ma,novra .. necessaria per svilupp,are le strutture eco·no,miche nel modo che è ad essi più conveniente; la piccola borghesia, sempre disposta a seguire con gli occhi ben.dati quando è s<?lleticata nella sua coscienza di classe; il sottoproletariato scontento, inevitabile frutto · di ogni guerra, poliforme categoria composta .di briganti, ex ufficiali, spostati •di vario genere, che covano il loro o·dio meschino co,ntro il << borghese >>, sempre -disponibili nella speranza di prendere il suo -f>Osto; il proletariato organizzato coscientemente in classe, necessaria vittima della a·rchitettata alleanza fra gli altri gru-ppi; ed infine il « Cesare >>,il grande demagogo, il catalizzatore che; facendo riuscire perfettamente l' amalgaina, è posto alla testa ·di questo perché, attraverso l'immensa disponi:bilità del · suo << vuoto sociale>>, come dice Niekisch, sia in grado di guidare, unite, tutte le ·classi sociali, di rappresentare, equamente, , tutti gli interessi. Premettendo alla narrazione que-

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