Passato e Presente - anno II - n. 11/12 - set.-dic. 1959

1620 Segnalazioni l'incapacità ad una direzione globale del movimento, aggravata dalla sostanziale incomprensione della situazione del Sud. (A me sembra, a proposito di Graziadei, che il giudizio del Caracciolo sia eccessivamente benevo1o e che richiami a posteriori le polemiche contro gli scioperi t~rritoriali i cui aspetti massimalistici si sostanziavano di cose molto concrete come il collocamento, gli orari, le tariffe, i contratti, i capitolati, l'apertura dei libri colonici, le norme ecc.; le tesi di Graziadei sono altrettanto settoriali di quelle di Agnini, risentono del mancato collegamento tra << linea contrattuale » e linea per la << riforma fondiaria », tra questione agraria e questione industriale). Non si vuol certo con questo rimproverare a << Critica sociale » di non aver scritto La questione meridionale. Si constata solo che nori l'ha scritta, come si constata che a tuttoggi nel movimento operaio problemi contrattuali e riven.dicativi, analisi delle forme e dei canali di penetrazione capitalistica nelle campagne, problemi dell'assetto fon diario e colturale, nessi strutturali fra industria monopolistica e agricoltura vengono, sf studiati coordinati e capiti, ma l'analisi riesce raramente e faticosamente a tradursi in azione organica e generale per frantumarsi di nuovo settorialmente. Il saggio dell' Amaduzzi, dedicato ai pro·~lemi •della economia positivistica sia funzionale ad un certo tipo di al1eanze con gruppi intellettuali e alla sordità teorica di << Critica sociale», la cui espressione BibliotecaGino Bianco esemplare si ha nell'atteggiamento tenuto a proposito della polemica sulla teoria del valore sostanzialmente favorevole a Loria (problema, sia detto con buo11a pace del Faravelli e del Tremelloni, non del tutto dogmatico e peregrino). L'interesse economico si impiglia nelle secche dell'alternativa tra liberismo e protezionismo mentre l'interesse per la politica artificiale è modellato su schemi piu propriamente demoera tic i che socialisti. Gli apporti positivi della rivista sui· temi della municipalizzazione si incardinano anch'essi sullo strumento fiscale (non a caso ci troviamo di fronte ad una impostazi.one tutta protesa ai fenomeni della << distribuzione >>). I progetti -di legislazione sociale che la rivista discute . . . . con accan1n1ento cost1tu1scono assieme alla trattazione dei problemi di tecnica amministrativa il vero asse della rivista in quanto organici rispetto alla attività parlamentare e municipale del partito. L'Amaduzzi sottoli 1 nea altresf il carattere settoriale di queste analisi che raramente riescono a toccare il duro fondo dell'assetto strutturale. L'incertezza teorica riflette paurosamente nelle tesi dell'immediato dopoguerra, per l'ipotizzato passaggio dallo << Stato politico a quello economico » co1ne sostegno all'ultimo tentativo del ministero Giolitti. Giuseppe .Petronio . dedica un equilibrato sag-gio alla_ trattaziòne dei problemi culturali. Riconosciuto il merito maggiore della rivista nella cura dedicata alla battaglia scolastica, egli delinea i caratteri del-

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