Passato e Presente - anno II - n. 11/12 - set.-dic. 1959

1618 Segnalazioni (Antologia della) Critica Sociale, Feltrinelli, Milano 1959, volu- . m1 tre. ~ La collana dei periodici italiani e stranieri che l'editore Feltrinelli ha iniziato con l'antologia ·della << Critica sociale » è stata giustamente salutata con favore, in quanto colma da un lato una lacuna strumentale, ,mediante gli indici sistematici 1 per le ricerche degli specialisti, e fornisce dall'altro, mediante la la-r..J ga scelta di testi e il loro Ìn·quadramento in ampie presentazioni storiografiche, un materiale utilissimd al normale lettore. Se forse un rammarico c'è ·da esprimere concerne, proprio il limite che la· diffusione' dell'opera potrà incontrare ,dato il suo alto prezzo; ma questo problema si inserisce in q11ello piu generale della politica dei costi editoria~ li in Italia, che qui non è il caso di affrontare nella sua complessità. L'introduzione dello Spinella, largamente informata, individua i no-· di essenziali che interessarono la rivista alla luce ·delle vicende del Partito socialista. Il problema delle alleanze con i gruppi 'democratico borghesi viene affrontato in rap-- porto alla questione della caratterizzazione del- partito di •classe ed alla contemporanea polemica contro l'anarchismo che di verrà l'etichetta con la quale la rivista finirà per giudicare e per non comprendere, piu tardi, le tendenze sindacaliste rivoluzionarie e massimali~ ste. Già agli inizi il problema delle alleanze si presenta come un fattore determinante per il qu1et1smo BibliotecaGino Bianco teorico ·dell:i .p.ub·blicazione nelle superficialità del << keine Màrxianer keine Lassall~aner » e nella accomodante presa di posizione a favore di Loria. Riconosciuta la funzionalità di « Critica Sociale >> ai suoi primi passi, nei suoi sforzi ·di caratterizzare il partito nascente, Spinella ne sottolinea gli aspetti di eclettismo ed incertezza che si dispiegarono negli anni seguenti. (E Spinella rifiuta, a mio parere un po' troppo frettolosame11te, i cosiddetti paragoni ellittici << Turati-Labriola >> e « Critica-Riforma», chè ·non si risolvono certo cons iderandoli semplicemente come non problemi alla luce << di una storia non ideologica del movimento operaio » [ !], atteggiamento questo che denota una certa vocazione agnostica). La distinzione tra riformismo e possibilismo, le oscillazioni a proposito dei fasci siciliani, le affermazioni solenni a proposito del << terreno neutro >> della difesa delle libertà (indice ·del mancato sforzo di analisi dello Stato moderno, anche se politica.mente giustificabilissime nella temperie degli anni novanta), l'incomprensione sostanziale della questione meridionale contro cui invano si adopererà il Salvemini, le' influenze tranquillamente assorbite· ,delle tesi einauniane, seganno le scelte della rivista fino al suo trasformarsi in organo di ·corrente nel1' età ·giolittiana. La nuova fase viene caratterizzata dalla mancata analisi di ciò che le frazioni rappresentassero nel partito: si giunge fino a contrapporre al sorelismo del-

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