Segnalazioni 1617 si del '28, dopo di cui si inizierà la politica degli interventi statali, e che ha le sue punte di maggior interesse attorno agli inizi del secolo e negli anni della prima guerra mondiale. Il valore dell'opera ·del Morandi sta nell'aver scoperto, come dice Pesenti, « le radici nella società italiana>>, nell'aver mostrato · a coloro che in quegli anni prende ... vano coscienza delle ragioni della propria avversione alla •dittatura, quali erano le tare che si trasci-. navano da· decenni nella struttura economica italiana. Morandi mise in luce la incapa-· cità della classe dirigente post-risorgimentale a .r,isolvere i proh1emi strutturali del nuovo stato -unita-· rio, a saldare l'economia del nord con -quella del sud, a far sì che l'egemonia industriale del nord non divenisse una roccaforte di miopi interessi, ma si espandesse ".rersoil mezzo.giorno, assimilando le zone economiche piu arretrate. L'Autore insiste piu volte sulle funeste conseguenze della incapacità degli industriali del nord di correre l' avventura meridionale, ma si limita ad una denu·ncia che può esser tacciata di astratto moralismo. Le cause economiche di questa mancata avventura non sono sufficientemente approfondite, il rapporto fra classe •dirigente industriale e classe ·di- 'rigente politica appena accennato, . le ripercussioni negative della politica protezionistica sull' agricoltura meridionale, e quindi le difficoltà di for1nazione di un mercato meridionale per l'industria ·del nord, ignorate. BibliotecaGino Bianco . . Sono difetti non lievi, imputabili in parte ad incertezze metodologiche, dei quali l'A. era consapevole: prova ne è che si rifiutò piu volte di autorizzare una ristampa del1' opera, insistentemente richiestagli da piu parti. Resta però al Morandi il grande merito di averci dato ' . . un opera organica e per ora unica sulla formazione e sullo sviluppd della nostra industria e, quel che più ci interessa, particolarmente attenta alle implicazioni dello sviluppo industriale colla realtà politica e sociale. A questo proposito sono da segnalare gli ottimi capitoli dedicati alle condizioni spaventose dei lavoratori, ·durate fino a pochi decenni fa. La giornata lavorativa, anche per i bambini e le donne, · raggiungeva le 12-15 ore, il lavoro notturno era normale, i salari in molti casi inferiori al minimo vitale. Un quadro impressionante del trionfo della legge ·bronzea dei salari. Anche qui, pur lodando l'accuratezza della documentazione e l' acutezza delle osservazioni, non possiamo non associarci ad un appunto già a suo tempo mosso dal Fanfani e dall'anonimo ·recensore di << Riforma sociale » (De Viti De Marco, secon,do una attendibile attribuzione di Antonio Gramsci); il Morandi non si è curato di operare un confronto fra salari nominali e potere d'acquisto, il che rend~ impossibile valutare appieno le effet: tive condizioni dei lavoratori. f. m.
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