Passato e Presente - anno II - n. 11/12 - set.-dic. 1959

Germania 1423 LA GERMANIA DI LEVI La Germania di Bonn •non sembrava essere il paese piu adatto ad essere visitato da Ca·rlo Levi. Che ~i andava a fare, lui che come orizzonti capitalistici accetta al massimo quelli composti e familiari della sua Torino di una volta, nel paese piu aridamente americanizzato e neocapitalistico d'Europa? Era nato per scendere, e non per salire: scendere nello spazio e nel tempo, verso il Sud magico e immoto, scartato dalla civiltà moderna, o verso una Russia in cui egli ritrovava un'Europa fermatasi al 1917, un miscuglio di civiltà contadina e di mobilio del tempo di Guido Gozzano. Immaginatelo ora all'albergo Hilton di Berlino, costato quattro miliardi, che pranza « con alcuni fìna,nzieri accompagnati dalle loro private Rosem::irie ». Abituato ad essere l'unico Dio straniero, vezzeggiato e ammirato a bocca aperta dai cafoni o dagli interpreti russi, egli si trova mescolato all'equivoca congrega << degli dei e dei semidei che saranno assurti nell'Olimpo del1' albergo », e cui fa ala una folla di curiosi che non sa•nno certo distinguerlo dagli altri. E' vero che si consola parlando con delle ragazze ~ squillo in un bistrò del Kurfiirstendamm, ma, ahimé, anche il mestiere piu vecchio del mondo ha perso ogni genuinità, e le tre fanciulle che divorano paté aprono le bocche in << mitologica ammirazione » solo quando vengono a sapere che il loro interlocutore viene dall'albergo Hilton. Oppresso da questo conformismo neocapitalistico per cui ogni ragazza dagli occhi cerchiati ha la coscienza di una Rosemarie mancata, a Levi non resta altro che infrangere la legge a casaccio, ogni volta che gliene capita l'occasione, e, naturalmente, di fronte a lui ogni norma cede, ogni pressione si allenta. A una noiosa commemorazione del drammaturgo Briicker vorrebbe lasciare la sala, ma gli dicono che le uscite sono chiuse a chiave: ebbene, egli tenta la maniglia ed esce, e il suo vicino, stupito, lo segue (qualche cosa di simile gli era accaduto a Mosca con Stiopa). E alla vigilia di lasciare Berlino approfitta di un momento di solitudine per far pipf sulle rovine. · Già, perchè oltre all'albergo Hi1tori ci sono anche le .rovine, testimonianza del disagio storico che si cela sotto n1eraviglie neocapitalistiche, ricordo della fine nibelungica di un altro capitalismo tedesco. E' qui, dove si tratta di. scendere nel passato per confrontarlo col presente, e. constatare come rim~nga irrisolto in esso, che Levi può dare il meglio di se stesso. Le venti pagine di introduzione sono le migliori del libro BibliotecaGino Bianco

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