1598 Giuliano Amato per il mostro calpestatore dei diritti dell'uomo. Parallelamente l'autore chiarisce i rapporti commerciali dello Stato tedesco, impostati secondo gli schemi del hilaterismo, il quale, legando i paesi agricoli e arretrati dell'Europa orientale alla industriale Germania, costituf un blocco economico completamente dissociato dall'economia mondiale. E infine l'inevitabile conclusione: la guerra, che, preparata praticamente dalla fine della precedente fu cercata e voluta negli ultimi tem·pi con isterico (ma ben consapevole) rifiuto di ogni negoziato. Questo, in breve, lo schema dell'opera del Lederer: ricca di documentazione e di spunti per lo studio di -diversi problemi. E ne accenneremo alcu11i. ' La prima impressione che nasce da- una tale lettura è determinata dalla penosa figura che fa la politica dello Stato, o degli Stati, quando si oppone, o semplicemente non è adeguata, alle esigenze ed agli scopi dei gruppi economici; dalla saldezza delle organizzaz·ioni internazionali di questi, che sconvolgono, quando è necessario, le' forme giuridiche in cui dovrebbero incanalarsi, ovvero, piu semplicemente, si sottraggono ad esse; dalla mancanza di strumenti in cui si viene a trovare il diritto per poter reagire a tali violazioni. C'è un principio generale che si fa evidente: lo Stato, dal punto di vista territoriale, ha un reale signi 1 ficato ·nella sua delimitazione, soltanto quando questa risponde alle esigenze dell'economia: in caso contrario le divisioni e distinzioni territoriali, come tali, vivono solo nella sfera delle forme giuridiche: tipico esempio è quello fornito dalla siderurgia dell'Europa occidentale: l'interdipendenza, dal punto di vista tec110logico, della produzione del carbone e di 'quella dell'acciaio crea una salda integrazione fra. i territori in cui queste l1anno luogo; quando i politici creano delle divisioni, come accadde quando fu tolta alla Germania l'Alsazia-Lorena, fanno delle operazioni destinate a produrre effetti nel vuoto: o immediatamente, perché i trusts, già organizzati in modo tanto efficiente da non occuparsi dei mutamenti avvenuti, riescono a continuare senza danni nell'attività precedente; o a non lunga scade_nza, quando sia necessario un adattamento alle nuove forme. Certo è che, come dice il Lederer, per certi territori il criterio di nazionalità è quello della materia prodotta; il quale necessariamente perdura. Lo stesso problema, quando lo si guardi dal punto di vista piu generale della ripartizione territoriale del mondo intero, presenta sempre i medesimi aspetti: gli accordi stabiliti attraverso i cartelli internazionali creano delle ripartizioni le quali, per le esigenze da cui sono nate, soBibIioteca Gino Bianco
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