Passato e Presente - anno II - n. 11/12 - set.-dic. 1959

L'opposizione al nazismo 1595 - zione e di religione, della famiglia, del lavoro, dell'equilibrio fra responsabilità e diritto>>. E' una tragedia forse non solo per la Germania che la maggior parte dei piu qualificati esponenti dell'opposizione, da Goerdeler a von Stauffenberg a Moltke e Leuschner, sia finita vittima della feroce repressione che· seguitò ad insanguinare il Reich per mesi e mesi dopo il fallimento del colpo del 20 luglio, repressione tale da impedire ogni pur timido tentativo di insurrezione all'avvicinarsi degli alleati e della armata rossa. Sul delicato punto dei rapporti fra opposizione ed alleati le conclusioni dell' A. sono forse giustificatamente amare, così come su- . gli . effetti della pretesa di << resa incondizionata » proclamata a Casablanca nel gennaio 1943, gravissimo errore dei servizi di guerra psicologica, ·di cu·i ora americani e britannici tendono a palleggiarsi la responsabilità. In certo senso, come si vede, il libro del Rothfels viene ad int~grare (anche se non· di rado lo contraddice) quello del Niekisch. Diversa è la personalità degli autori, l'epoca di reda1'ione, la documentazione storica considerata. In entrambi però troviamo un'espressione del sentimento di responsabilità, ed insieme del desiderio di ricostruzione prima 1norale che materiale, che fin dal giorno delìa sconfitta ha animato larghe correnti dell'opinione pubblica tedesca. lT n desiderio di ricerca tanto delle proprie responsabilità che dei propri valori positivi, dal quale forse piu che dagli accordi pqlitici può aversi in definitiva un apporto an·che della Germania a un nuovo assetto dell'Europa nella pace. FRANCESCO VENEZIANI Bibliotec;:3Gino Bianco

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