1554 Alessandro Pizzorno d.efinire ed a riempire concretamente tale speranza. E' -da notare che anche la formazione personale -deiprimi pionieri ebraici in Palestina risentiva, quasi fin nei tratti psicologici, di questo strappo da ·una situazione tradizionale, che in genere significava strappo da un sistema ,di rapporti familiari e di comunità. Si sa che i pionieri che andavano in Palestina si « formavano>> nei movimenti giovanili -ebraici, i quali affermavano la necessità di una rottura -d.eilegami familiari, accentuavano la solidarietà di generazione contro la solidariet~ verticale con i padri 5 • Tali princip1 si sono trasferiti poi, almeno in ·parte, nell'orientamento e.ducativo delle nuove generazioni all'interno delle istituzioni collettive quasi a prose- • • • • • gu1re e r1n·novare, gen-eraz1one per generazione, questa carica di ,disponibilità per il futuro e questa liberazione· -dai legami del passato 6 • . f) Un altro motivo, proprio questa volta quasi es-elusivamente al sionismo, era <tuello ·della « terra promessa>>, non soltanto come in-distinta sede futura da raggiungere, ma come concreta terra palestin.ese da riconquistare e trasformare. Si ricordi la reazione quasi una·nime .d-eigruppi sionisti alla proposta -di Herzl -di orientare la colonizza~ion•e ebraica verso l'Uganda. _La presenza -di'un motivo ,di qùesto genere significa l'accentuazione d-ello sforzo colonizzatore e dell'imp-egno specifico a trasformare il territorio. 5 Per capi,re l'ideologia pionieristica è importante ricordare che la prima fo11mazione dei pionieri che andarono in Palestina, avvenne nei movimenti giovanili romantici, del ,tipo dei Wandervogel, che fiorirono alla fine del secolo scor~o; movimenti che si ribeHavano ad ogni stile di vita convenzionale e borghese, ad ogni legame familiare e tradizionale, che pre<l,icavano il ritorno a.Ua natura. Il nome stesso di Kevutza (== piccolo gruppo) era il nome dell'unità di base dei movimenti scoutistici ebraici. Tuttora il reclutamento delle colonie collettive avviene soprattutto attraverso i movimenti giovanili ebraici del mondo, i quali hanno la funzione di preparare e di mettere alla prova lo spirito pionieristico. Cfr. la documentazione L'uomo nuovo a cura di A. N1RENSTAJN, nel numero speciale del <<Ponte» dedicato ad Israele (clic. 1958). 6 Sulle modificazioni di questo atteggia.mento formativo, vedi, di Y onina T ALMON-GARBER, The Family in -Israel, in << Marriage and Family Living >>, vol. XVI, n. 4, nov. 1954, e The Family in Collective Settlements, in Transactions of the Third World Congress of Sociology, vol. IV. Biblioteca Gino Bianco
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