Passato e Presente - anno II - n. 11/12 - set.-dic. 1959

Cento anni di scuola 1417 obiettiva a imporre determinati adeguamenti ideologici, la politica di Krusciov, pur essendo la continuazione di quella di Stalin, non si differenzia in sostanza da quella di Malenkov, soltanto che quest'ultima fu troppo precipitosa, anticipando rispetto a una situazione economica non ancora matura. Per quanto riguarda le condizioni interne dell'economia russa, ci sono dunque le condizioni per sperare che la guerra fredda possa vera1nente trasformarsi in << pacifica competizione economica». Ma qui si aprirebbe l'altro discorso; si può dire lo stesso, e in che senso, a proposito delle tendenze interne dell'economia degli Stati Uniti? a. s. CENTO ANNI PERDUTI PER LA SCUOLA. Il 13 novembre è ricorso il centenario della legge Casati, fonda- ~ mento delle istituzioni scolastiche italiane. La data ha coinciso con la · discussione al senato del piano per lo sviluppo della scuola nel prossimo decennio, noto con1e << piano Fanfani». Avrebbe potuto essere un modo degno di celebrare la ricorrenza: si poteva considerare l'occasione come indice di una scadenza ormai improrogabile, tanto più che la legge Ca,sati costituisce ancora l'ossatura della nostra scuola e già un secolo fa era accusata di non essere abbastanza moderna, favoren,do la cultura classica a scapito di quella tecnica. Ma il « piano Fanfani» non presenta prospettive confortanti: formulato come piano finanziario, senza apparente pretesa di riformare le strutture scolastiche, non sòlo rischia per ciò stesso di cr•istallizzare l'inadeguatezza della scuola di oggi, ma risponde in realtà, unito ai disegni ,di legge che lo accompagnano, ad una linea ben precisa, ancor meno democratica del progetto di riforma Gonella del 1951. Tale linea s'identifica, come ha messo chiaramente in evidenza Carlo Ludovico Ragghianti (nel volumetto Scuola secondo costituzione, pubblicato a cura dell'Associazione per la difesa e lo sviluppo della scuola pubblica in Italia), con « i progetti dell'Associazione italiana maestri cattolici, dell'Unione cattolica italiana insegnanti 1 medi, della Federazione istituti dipendenti dall'autorità ecclesiastica, dell'Ufficio stud,i della CISL, delle ·A,CLI, dei Centri didattici nazionali». In altri termini << si è fatta, nel complesso, una scelta, e questa scelta non coincide con quella della BibliotecaGino Bianco

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