Economia della Malesia 1535 piani, costata appena 30 milioni di dollari malesi, ha fatto sf che 84 mila acri di nuove terre siano stati messi a coltura. Nei 1956 la superficie totale· occup·ata dalle risiere era di 876.000 acri, con una produzione di I 420.070 tonnellate, che nel 1957 saliva a 484.000 tonnellate. L'industrializzazione della coltura del riso permetterebbe un salto in avanti, ma la soluzione è ritenuta impossibile e anche inefficace. Si è deciso di fare introdurre nelle J?iccole risiere -il doppio raccolto, tuttavia i risultati ottenuti non sembrano eccellenti: gli esperimenti per fornire una· semenza a buon mercato capace di dare due raccolti, hanno dato esito negativo. L'esperimento piu notevole è costituito, senza dubbio, dal « piano ananas ». La cultura delle ananas è stata concentrata sui suoli pietrosi, inuti~izzabili altrimenti. Intere regioni, negli Stati di J ohore e di Perak, ~ono state cosf messe a coltura con mano d'opera cinese. Nel 1955 la superficie piantata era di 34.850 acri, e verso la fine del 1958 era quasi raddoppiata. A partire dal 1947-48 grosse sovvenzioni furono destinate alle piantagioni di cacao. La Federazione aveva deciso di impiantare questa nuova cultura, ma l'attecchimento •non sembra essere soddisfacente. Si continuano però le ricerche scientifiche, giacché si vuole avere una possibilità di ricam·bio .nel caso che il tè di Ceylon e dell'Indonesia continui ad averla vinta sui tè malese. C_omunque, nel .1956 ,il tè malese aveva raccolto 5.022.800 lire sterline sul mercato mondiale. Enormi progressi si risco,ntrano nel settore del patrimonio zootec- . nico. Nel 1958 il valore del ·bestiame è stato valutato a 264 milioni di dollari malesi: l'aumento, rispetto al 1954, è stato di 9,5 milioni. Per impedire il deperimento prematuro del bestiame, è stato creato un Istituto veterinario, che è uno dei migliori del mondo. La Federazione importa qua11tità enormi di carne congelata ed esporta bestiame vivo. Solo verso Singapore esporta 31.000 maiali all'anno. Su questo p.unto, quello d~lla conservazione -del patrimonio nazionale, la classe dirigente malese è particolarmente intransigente. Particolari n1isure (le sole severamente .rèstrittive) sono state prese per prevenire la ·grande calamità che è cost_ituita dalle continue erosioni del suolo e per assicurare la dispersione delle acque. Alla fine del 1954 4442 miglia quadrate di foreste erano state dichiarate « riserve intoccabili » e 8.050 miglia quadrate sottoposte a controllo demaniale 11ellestagioni di sfruttamento. La produzione del legno s'eleva nel 1956 a 46.371 piedi cubi di tronchi contro i 21.998 nel 1948. Alla fine del 1958 non superava i 50.000 piedi cubi. Biblioteca Gino Bianco
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