Passato e Presente - anno II - n. 11/12 - set.-dic. 1959

Economia della Malesia 1533 quelli usati -nel campo ·socialista: si tratta d'un miscuglio di persuasione e ,di tecnica, difficilmente definibile. Funzionari governativi dalla preparazion~ specifica nel campo delle scienze agricole studiano la situazione ' d'una determinata cu1tura o d'un determinato spazio geografico· ed esaminano le possibilità esistenti d'apportare migliorie immediate al fine di aumentare il rendimento della produzione. Allorché il piano è completò, viene sottoposto agli interessati o all',inter~ssatò, dai quali dipenderà la ·decisione finale. Attraverso discussione libere si persuadono gli interessati eh~-il piano è -necessario e gli si offrono assistenza e consulenza tecniche gratuitamente. Di solito i piani sono studiati in modo che le spese siano minirr1e e c_hepossano essere eseguiti in poco tempo. I piani più costosi vengono sovvenzionati dallo stato grazie ad un sistema d'ipoteche a tassi bassissi1ni e pagabil_i a scadenze dilazio-nabili. Il proprietario d'una piantagione che rispètti il piano di sviluppo avrà quindi le migliorie pagate -dallo Stato, mentre il n~gligente si vedrà sottoposto ad una procedura con la sostituzione delle autorità nella cond·uzione effettiva dell'azienda. In ogni caso, gli uffici tecnici dello Stato sono a dis-posizione di tutti gli agricoltori, per assistenza e consulenza. Oggi sono circondati da un alone di prestigio quasi magico. E a ragione: si tratta di tecnici di prim'ordine, che hanno imparato il mestiere in Australia, e che prima di rendere pubblico un piano, lo sperimentano_ -quasi nei laboratori di ricerche agricole. E si sa che questi laboratori-Jstituti sono quanto di più avanzato oggi esista al mondo nel campo delle ricerche agricolo-forestali. Paese essenzialmente agricolo, la Malesia è legata alla coltura del .caucciù. Nel 1955 il caucciu copriva il 60% delle entrate. La superficie ' coltivata era di 4 milioni di acri. Il piano sessennale per lo sviluppo e la riorganizzazione del settore (1952-1958) è un modello di saggezza _politica e di precisione finanziaria. _Riconosce, questo piano, che i migliori rend-i1nenti vengono forniti -dalle grandi aziende, le quali non superano invero la diecina, la cultura del caucciu essendo eccezionalmente· polverizzata. Una redistribuzione territoriale e un concentramento aziendale avrebbero permesso migliori investimenti, ed an.che una piu minuziosa pianificazione. Avendo ·scartato queste soluzioni, il pi~no si trovò di fronte a duè ·possibilità: ·.favorire la -nascita di cooperative tra i piccoli propr\etari arrivando per questa via alla _concentrazione, oppure creare una gr~nde industria nazionali~zata. Anche queste due possibilità furono scartate, e si decise di lasciare le cose nello stato attuale, ma nel contempo ·d'obbligare i proprietari di meno di 100 ettari a piantare un certo 9 • iblioteca Gino Bianco

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