Economia della Malesia 1527 esempio della Malesia, ove gli sviluppi economici avvengono invece in un quadro di -de,mocraziae libertà 4 • L'esem•pio .della Malesi_anon ci sembra molto probante. Si tratta •d'un paese rioco, ,e quindi con pochi problemi c·ompa- , ra·bili a quelli degli altri paesi ex-coloniali. Ma poiché la. realtà malese è piu citata e -discuss·ache conosciuta, non risulterà .del tutto inutile se qui n,e fissiamo i tratti principali. Senza dubbio, la Malesia ha rifiutato categoricamente di battere le vie dell'industrializzazioe, ma vi era costretta? Forsè il •piu ricco paese del Sud-Est asiatico, la Màlesia già nel 1948 contava un altissimo reddito individuale: circa 300 dollari USA per abitante. ·Caso raro nella storia del colonialismo, la presenza britannica è stata assai gtovevole allo sviluppo economico e civile del paese malese. Divisa in nove stati sovrani e nei due stabilimenti di Pennang e Malacca, proprietà della Corona, la Malesia non ha sofferto molto -dello spezzettamento politica-territoriale grazie al fatto che un organismo puramente amministrativo, la Federazione malese, aveva sempre coordinato le politiche econo,mico-finanziarie dei var1 staterelli. Allorché fu deciso di creare lo Stato malese, si trattò appunto di dare all'apparato amministrativo già esi~tente un effettivo potere, cioè .trasformare un governo nazionale di fatto in governo << de jure » 5 • L'obbiettivo fu raggiunto assai facilmente ed il 31 agosto 1957 la Federazione malese accedeva all'indipendenza, Merdeka, nel quadro del Commonwealth. I sultani rimanevano capi degli Stati e autorità religiose ed elegge4 F. CLAIRMONTE, Le libéralisme économique et les pays sous-développés. Etudes sur l'évolution d'une idée, Genève 1958; K. K. KuRIHARA, The Keynesian Theory of Economie Development, London 1959; K. HERCZEG, Zukunft der Weitwirtschaft, Diisseldorf 1958.. Ma tutti questi lavori debbono molto a W. W. RosTow, Some Generai Reflèctions on Capitai Formation and Economie Growth, in Capitai Formation and Economie Growth: A Conference of the Universities-Nationai Bureau Committee for Economie Research, Princeton 1955. Buone osservazioni di A. GRA.- ZIANI, Wirtschaftliche Entwickiung ùnd Produktivitat des Kapitais, in << Zeitschrift fiir Nationaloconomie »,. Bd. XIX, 1959, pp. 163-176. Sull'importantissimo problema della scarsa recettività tecnologica dei paesi sottosviluppati non possiamo non raccomandare l'esemplare studio di B. F. HosELITZ, Noneconomic Factors in Economie Development, in « American Economie Review », Papers and Proceedings, XLVII, 1957, pp. 28-41. 5 Ecco le fonti di cui ci siamo serviti: C. RoBEQUAIN, Le monde maiais, Paris 1946; E. M. McDoNALD, Report of the Registrar-Generai on Population, Briths, Deaths, Marriages and Adoptions for the year 1956, Kuala Lampur 1958; Govt. of Biblioter.a Gino Bianco
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