1414 Co1nmenti, regime capitalistico. Scadenze improrogabili imponevano di dar ,nano a questa parte, mai sconfessata, del programma comunista: la superiorità acquisita nel campo dei missili e le mirabolanti imprese nel campo spaziale non giustificherebbero agli occhi delle masse la necessità di tirare ancora la cinghia. Probabilmente nessun altro capo del regime - e Malenkov sta a testimoniarlo - avrebbe potuto evitare di imboccare questa strada, non fosse altro per avere un punto decisivo di vantaggio sulr avversario. Ma gli sforzi nel campo dell'industria leggera e dell'agricoltura non intaccano l'affermazione basilare della priorità dell'industria pesante. 4) La necessità di una nuova espansione produttiva spinge l'URSS a fare agli Stati capitalistici le offerte cui accenna Caracciolo: scambi commerciali, aiuto ai paesi coloniali e simili. Basterà tutto ciò per evitare la crisi nel mondo capitalistico? E' difficile pensare che gli Stati imperialisti possano,_ senza contraddizioni, adattarsi a simili direttive economiche e politiche. Ma se ciò avvenisse - e senza danno per essi - vi sarebbe, per contropartita, un aumento ancor maggiore della forza produttiva dell'URSS sulla base degli acquisiti vantaggi e nella credenz:a della superiorità del sistema socialista. In ogni caso l'URSS aumenterà il suo prestigio, allargherà la sua sfera d'azione, altererà in definitiva ancor piu a suo vantaggio il rapporto di forze. 5. Che Stalin pensasse alla guerra - ad una guerra provocata dall'URSS - come via d'uscita dalla fortezza assediata, anche Caracciolo non lo crede. Krusciov fa però un passo avanti: non gli appare piu necessaria né la guerra imperialista, né altra catastrofe nel campo avverso per guadagnare la leadership mondiale, per raggiungere gli stessi risultati cui porterebbe un conflitto armato, peraltro di esito sempre incerto, e in ogni caso letale per tutti i contendenti.- . Ciò significa spostare l'asse delle future prospettive piu sulla potenza e· sul prestigio degli Stati socialisti che sulla crisi interna al sistema capitalistico, che non appare piu necessaria. Di conseguenza i partiti comunisti si ritengono assai meno impegnati in senso rivoluzionario, m/ntre si smorzano i con/ Zitti che nasc~no dalle reazioni de popoli coloniali. E qui Caracciolo è d'accordo. Ma cosa significa tutto ciò se non che si è giunti alle estreme conseguenze - dopo l'attesta di una rivoluzione mondiale -- dell' app(icazione del sistema del socialismo in un solo paese? Sempre piu si assiste al trasferimento del trionfo di una causa, che dovrebbe cointeressare l'umanità intera, ad una politica di vertici e ad una gara di gruppi di scienziati. Che la politica kruscioviana sia condizionata dalle trasformazioni interne e dai conflitti dei gruppi dirigenti all'interno dell'Unione sovietica, non vi è dubbio. D'altra parte probabilmente lo spostamento cui è stato ·BibliotecaGino Bianco ·
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