1510 Vittorio Spinazzola settentrionali. Ugua:lmente evidenti sono le conseguenze della immigrazione, in modo partico,lare di quella stabile, e spesso si .tratta di conseguenze la cui portata può essere riassu-nta solo in cifre. Riportiamo da << Nord e Su·d » n. 37 (dicembre 1957): « Dal 1950 al 1956, a causa dell'immigrazione, la popolazione è passata a Limbiate (Milano) da 9.000 unità a 14.000, con un aumento del 55% circa; a Senago (Milano) da 5.000 a 8.500, con un aumento del 54%; a Cesano Maderno da 16.000 a 21.000 ». E potremmo continuare. Non può esservi quindi dubbio sull'appesantirsi dei bilanci comunali per spese di assistenza, scolastiche, di spedalità, ecc. che l' affiusso di nuovi cittadini por,~a con sé. Si potrebbe osservare che questi •n~ovi cittadini producono molto spesso nuova ricchezza, e che, prima o. poi, contribuiranno anche ess·l con 1 le imposte a·lla formazione .del bilancio comunale. Ma intanto si deve prendere atto della situazione di oggi e delle circostanze nelle quali avvengono e l'immigrazione e .l'inserimento dei lavoratori meridionali nel tanto diverso ambiente settentrionale. Non è certamente un processo piano e senz~ contraddizioni, per il fatto stesso che, fon-damentalmente, si tratta di un flusso di manovalanza, di ex contadini, o di contadini abituati a tecniche culturali primitive, verso un ambiente fortemente i•ndustria,lizzato e che. sempre, e in og.ni senso, si va mor dernizza·ndo. l1 1 quale non sempre è in grado di assorbire la mano d'opera non qualificata che gli si offre, malgrado questa si adatti a qualunque condizione e di lavoro e di salario. Le conseguenze di una tale situazione p·urtroppo trovano eco nella cronaca nera dei giornali settentrionali, contribuendo a creare intorno agli immigrati un'atmosfera, a dir poco, di diffidenza,. e, molto spesso, di aperta ostilità. Nessuna ·meraviglia se, come notava C. Man.nucci nelil'articolo, citato, « dibattiti, sia sindacali che politici, si sono succeduti sullo stesso argomento (l'immigrazione meridionale), cosicchè esso è ormai fra quelli permanentemente all'ordine del giorno nella vita pubblica lombarda », e trova ampio spazio nella stampa quotidiana. 1,1 nord e il sud d'Italia si conoscono .ben poco intimamente e le generàlizzazioni sul carattere sono facili, in un ambiente istintivamente ostile, dove la stessa condizione umana di molti im~igrati pare attribuire, con i fatti di ogni giorno, validità di giud.izio ad. antichi pregiudizi. E la stampa, malgrado tutto, riflette u·n tale stato d'animo diffuso nei lettori. Naturalmente, proprio perchè si tratta di un rifles ,o, esso di dif8 ibIioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==