Passato e Presente - anno II - n. 11/12 - set.-dic. 1959

1506 Renée Roche/ ort siciliana, nel 1958, 4 miliardi di 1.ire circa tra royalties e imposte e 500 milioni di im.poste varie alla ·provincia e al comune di Ragusa. Dal 1950 al 1958 la Gulf ha speso in Italia, o in salari italiani, 47 miliardi di tire. Di solito, a queste cifre i siciliani obiettano che le royalties in questione,· nonostante tutto, non !appresentano che una minima parte del bilancio siciliano (2,5%), che lo St~to da parte sua con l'imposta di fabbricazione percepisce assai di p-iu su questo stesso petrolio, e che sul ·prodotto netto della Gulf aleggia il mistero. Ma probabilmente ciò che maggiormente si rimprovera alla Società, è di preoccuparsi molto di piu dei corsi internazionali del petrolio che delle sue responsabilità di operatore economico siciliano: invece di 1.600.000 tonnellate promesse per il 1958 essa ne ha prodotto soltanto 1.256.000, a.ppellandosi giustamente alle difficoltà di vendita del petrolio sul mercato internaZJionale; e non ha esitato a licenziare· del persona;le a varie riprese .. malgrado le pressioni e i diretti interventi del governo siciliano. Altri infine l'accusano, malgrado un impressionante dossier statistico, di « congelare » la ricerca del petrolio in Sicilia 4 , grazie ai permessi. di ricerca che essa controlla piu o meno diretta,mente. Ovviamente il nons·pecialista non ·si ,può permettere di esprimere opinioni a ·questo proposito, ma deve constatare che tante speranze sici,liane si sono amaramente fermate ai dischi cementati delle sonde, ormai dimenticati nella gialla erba del latifondo, e che laggiu· si pensa talvolta, con esaltazione, a quanto la Sicilia potrebbe guadagnare col petrolio, la cui pro·duzione permetterebbe -di coprire i ,bisogni della regione e di esportare il liquido grezzo o i suoi sottoprodotti. · A Gela, dove del resto le cose 1Sonosoltanto all'inizio, i siciliani talvolta si mostrano ugualmente inquieti per una certa ambiguità. Innanzitutto quella del .giacimento, la cui qual,ità, come abbiamo detto, è d_ifficilmente commerciabile -direttamente e che comporta, per via della estrema profondità, un rilevante costo ,di sfruttamento. L'ENI si basa su questa considerazione per chiedere al governo siciliano una riduzione delle royalties. Ma a questo proposito i siciliani si domandano quali siano le intenzioni dell'ENI, giudicando la politica dell'organismo italiano meno generosa in Sicilia che in questo o quel paese medioorientale; poiché non paga imposte né a Gela né a Pa,lermo, gli rimproverano -di arricchire il Nord d'Italia ·piuttosto che il Mezzogior·no. E' certo d'altra .parte che l'agglomerato, malgrado il boom petrolifero, 4 Nella concessione di Ragusa il giacimento realmente sfruttato corrisponde a meno di l / 1O della superficie totale. BibliotecaGino Bianco

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