Enzo Co/lotti degli Archivi (prof. Mario Dal Pra), coadiuvati da non piu di due giovani collaboratori compreso il responsabile della rassegna che costituiscono tutto il personale stabile a disposizione. Accanto all'Istituto nazionale esiste una serie di deputazioni locali nelle regioni piu particolarmente interessate alla storia della Resistenza e piu legate alle vicende stesse della lotta di liberazione. Oggi esistono esattamente otto deputazioni regionali : per la Lombardia, con sede in Milano, che si confonde praticamente con la sede cep.trale dell'Istituto; per il Piemonte (Torino); per la Liguria (Genova); per la Toscana (Firenze); per le Tre Venezie (Padova); per l'Emilia (Modena); per la " Venezia Giulia (Trieste); per il Lazio, l'Umbria e gli Abruzzi (Roma). Alcuni di questi istituti locali svolgono una rilevante attività autonoma, promuovendo collane di studi, cicli di conferenze, convegni 1 • In questo senso si possono ricordare tra l'altro il volume Aspetti della Resistenza in Piemonte, edito a cura dell'Istituto piemontese (1950); gli Atti della Commissione d'inchiesta sul salvamento 4,el porto di Genova, a cura. dell'Istituto ligure (1951); la collana di Saggi e documenti pubblicata dalla deputazione di Trieste, della quale sono già usciti i primi due v9lumetti 2 ; e la collana ora inaugurata dall'Istituto storico veneto 3 • La sede centrale di Milano dell'Istituto nazionale rapprese~ta sempre il punto di riferimento piu valido per le ricerche sulla storia della Resistenza con respiro non puramente locale. Presso di essa infatti sono custoditi preziosi materiali archivistici e precisamente: l'Archivio del Corpo volontari della libertà, l'Archivio del CLNAI e l'Archivio dell'Istituto lombardo, che da soli costituiscono, specialment i primi due, fonti insostituibili di carattere generale 4 • Accanto al fondo archivistico, c~e .l'Istituto si studia di arricchire continuamente sollecitando con pazienza e ostinazione il versamento di documenti (per questa via sono stati ottenuti archivi di intere formazioni partigiane e di altri è stata promessa la consegna) da parte dei protagonisti, degli enti pubblici o qei privati che comunque fossero ancora in possesso di materiale interessante 1 Per Firenze si veda ad esempio la relazione di C. FRANCOVIcH, Funzioni ' e scopi dell'Istituto storico della Resistenza, Firenze 1958 (fascicolo n. 1 della collana di Atti e studi). 2 Cfr. C. Ventura, La stampa a Trieste 1943-1945 (1958) e C. SILVESTRI, Dalla redenzione al fascismo, Trieste 1918-1922 (1959). 3 Se ne veda il primo volumetto: T. TESSARI, Le origini della Resistenza militare nel Venete (settembre 1943-aprile 1944), Venezia 1959. 3 Per una prima descrizione delle fonti archivistiche si vedano i numeri 1 (pp. 32 sgg.), 3 (pp. 57 sgg.), 4 (pp. 51 sgg.), 5 {pp. 47 sgg.), 6 (pp. 56 sgg.) e 7 (pp. 57 sgg.) della rassegna « Il Movimento di liberazione in Italia>>. ) BibliotecaGino Bianco · .
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