Passato e Presente - anno II - n. 10 - lug.-ago. 1959

Mobilità sociale ramidi sociali, tale si manifesta ad esempio, nelle società contadine. La caratteristica essenziale è la composizione ereditaria e l'isolamento di ciascun strato gerarchico,· precluso ai soggetti con diversa origine familiare. Più difficile appare la configurazione di una struttura mobile nella sua espressione rigorosa di mobilità perfetta anche se il modello teorico consente un'elaborazione soddisfacente. Gli è che l'assunzione di una probabilità di accessione alle varie posizioni sociali, ipoteticamente uguali rispetto ai vari livelli di provenienza, rappresenta una ròttura con tutti gli elementi della nostra formazione sociale e culturale. Anche se comprensibile tramite lo strumento analitico questa configurazione rischia di non essere appresa nelle sue implicazioni to- # tali perché corrisponde ad un'immagine di società che è estranea al nostro sistema di valori, .in quanto implica, nella sua espressione più rigorosa, non soltanto la sparizione della famiglia come unità di formazione e trasmissione culturale ma a11che la dissoluzione di ogni · gruppo in quanto unità socialmente o culturalmente differenziata. Infatti l'i_dea intuitiva di mobilità implica un movimento all'interno di un sistema di gruppi sociali differenziati. Ma per ciascuno di questi gruppi sociali o professionali l'inserimento ad un certo livello della scala sociale favorisce il sorgere di una forma particolare di cultura, che, ~ramite il processo di socializzazione, si trasmette nei figli e segna la loro provenienza anche nei casi di successivo abbandono del livello paterno e di più intensa ascensione. Ma l'esclusione di ogni residua influenza familiare nella fase. di formazione sociale dei giovani, come è imposto dalla logica dello schema di mobilità perfetta, toglie ogni significato alla classe di appartenenza, il movimento d'affermazione perde il s-µo significato attuale di confronto tra due livelli sociali posti in relazion~ dal movimento individuale del soggetto. L'attribuzione di un valore contenutistico ad un modello ipotetico è indubbiamene un errore e non vorremipo commetterlo dopo di avere messo in luce un'analoga deviazione. Queste osservazioni servono comunque a chiarire come, nell'impossibilità di sviluppare una configurazione di struttura a mobilità perfett~ con i metodi tradizionali della ricerca sociale, è necessario fare affidamento allo st'rumento matematico, -~rascurando di derivare da esso quelle indicazioni sociali che superano · il panorama della nostra esperieJJza e della nostra formazione culturale. ANGELO p AGANI Biblioteca Gino Bianco

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