Mobilità sociale Una prima osservazione si può fare avendo riguardo al carattere globale o settoriale delle indagini di mobilità. Si può consentire con il Livi sulla scarsa validità di studi che non si estendono all'intera popolazione. L'errore cui si va incontro considerando una sezione della popolazione si manif~sta sia quando si pren_de in esame un gruppo settoriale caratteristico· da una comune posizione sociale o professionale, sia quando si considera una comunità. In questo secondo caso l'errore tende ad essere maggiore perchè la considerazione dei soli soggetti che hanno cònse1vato la loro localizzazione sottostima il fenomeno escludendo dal calcolo proprio coloro che, in forza di un allontanamento territoriale, possono aver dato luogo ai più intensi movimenti di mobilità. Bisogna inoltre considerare come il meccanismo delle indagini, fondandosi sull'intervista dei soggetti della generazione presente, tenda a considerare come appartenenti alla generazione precedente i soli pa9ri dei soggetti compresi nell'intervista. Il confronto non può essere valido giacché trascura nella generazione precedente le persòne che non hanno avuto figlio o che li hannò persi prima che raggiungessero una posizione sociale significativa o che sono emigrati con loro. I dati riguardanti queste situazioni particolari andrebbero sommati per ricostruire nella sua vera dimensione la generazione precedente. Da questa dovrebbero inoltre~esser sottratti quei padri condiderati più volte per la presenza ·di fìglj nel campione. Il difetto degli studi puramente d_escrittivi consisterebbe quindi nella assunzione di una generazione precedente costruila sui soli dati forniti dall'intervista dei figli. La riduzione che si compie e l'errore che ne deriva sarebbero però rilevanti solo nei casi di studi settoriali o di società globali con fenomeni interni di fertilità, mortalità ed e~igrazione, largamente differenziati per classi di provenienza. Nella applicazione a società globali più omogenee l'errore che si compie ricostruendo la generazione precedente sui soli dati di 51uella attuale sarebbe trascurabile. · Infine si ,può osservare come il riferimento ad una società globale o settoriale modifichi sostanzialmente alcuni dei requisiti metodologici. Ad esempio l'esigenza di rendere omogenee le sue distribuzioni marginali per evitare di considerare come movimento specifico di mobilità gli effetti prodotti da una trasformazione strutturale - cioè il ·problema che è stato validamente risolto dalla Rogoff - assume diversa rilevanza a seconda che il calcolo di mobilità si applichi ad una più descrittiv~ si trovano nel volume di FRANCOISEBouRIEZ-GREGG, Les classes socia/es aux Etats Unis, Colin, Parigi, 1954 (vedere la parte quarta « La mobilité sociàle »). Biblioteca Gino Bianco
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