Mobilità sociale al ceto di provenienza ( milieu d'origine) 1 • Il numero di questi soggetti .è indicato in una tabella a doppia entrata dalla mediana. La misura di confronto è data dalla stabilità teorica cioè da quella ripartizione interna , de_lleposizioni sociali che si verificherebbe qualora la posizione sociale dei figli non fosse influenzata dal ceto d'origine. La misura cercata si ottiene dividendo la stabilità effettiva per quella teorica. Il rapporto superiore all'unità mette in evideriza una relazione di dipendenza dal ceto di origine cioè indica una propensione ad entrare nella posizione sociale del padre, maggiore di quella che si verificherebbe nella distribuzione a caso dei soggetti entro le varie posizioni. I due metodi sin qui esaminati presentano delle somiglianze concettuali anche se possono distinguersi avendo riguardo ad un settore importante; in entrambi il movimento effettivo, apprezzato positivamente come mobilità o negativamente come stabilità, viene posto a confronto con una misura teorica. Il metodo della Rogoff, come vedremo in seguito, cumula il vantaggio di una misurazione tramite un modello teorico con un'elaborazione che apprezza separatamente le modifica- . zioni del quadro produttivo. Secondo le analisi critiche più attendibili una misurazione della mobilità dovrebbe tenere conto della diversa dimensione degli strati nelle due generazioni poste a confronto, a meno di non supporre, sulla base di una verificazione empirica, la sostanziale equivalenza nella distribuzione per il periodo e la popolazione considerata ·2. Il problema ha ricevuto un'originale soluzione nel metodo proposto da Livio Livi in occasione di una misurazione della società italiana 3 • Il metodo merita una particolare segnalazione, non soltanto per essere l'unico contributo recente offerto dalla pubblicistica italiana, ma soprattutto per l'originalità con cui si tenta una soluzione esauriente ·c;on ~n apparato metodologico particolare 4 • E' .da notare che i tre me1 MARCELBRESARD, lvf. obilité sociale et dimension de la famille, Population, Note on the Analysis of Data on Social M obility in « Socia! Mobility in Britain » n. 3, 1950. . 2 A conclusioni analoghe sono giunti: RAMKRISHNAMuKHERJEE, A Further Note on the Analysis of Data on Social Mobility e GosTA CARLSSON, Socia! Mobi- . lity and Class Structure (op. cit.) 3 L1v10 L1v1, Sur la mesure de la mobilité . sociale (op. cit.). Una versione semplificata del metodo si ha in Ascesa e discesa sociale in Italia in « Il volto sconosciuto dell'Italia, Dieci anni di sondaggi· Doxa >> a cura di Pierpaolo Luzzatto Fegiz, Giuffré, 1956. · 4 Gli studi italiani sulla mobilità hanno ricevuto un pieno riconoscimento da parte degli studiosi stranieri che hanno tentato una misurazione. Tra questi piu fr~quentemente citati sono .·gli studi del _Benini (R_onoLFo BENINI, Gruppi chiusi e gruppi aperti in alcuni fatti collettivi di comunicazione, « Bulletin of Biblioteca Gino Bianco
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