Passato e Presente - anno II - n. 10 - lug.-ago. 1959

Angel0 Pagani mini di disugliaglianza oh.biettiva o di distanza psicologica o la diffusione delle possibilità di istruzione. Il riconoscimento dell'eterogeneità di queste due componenti si è compiuto solo recentemente con l'elaborazione di un metodo particolare. Naturalmente anche per le ricerche precedenti~ si era posto il problema di un'interpretazione che ponderasse i due possibili veicoli di mobilità, ma per l'assenza di un metodo valido si era portati a sovrastimare le trasformazioni che comandano l'accessibilità alle posizioni superiori ed a trascurare le eventuali trasformazioni della distribuzione professionale. La soluzione più valida mi sembra quella proposta da N atalie· Rogoff ., che, nel corso di una ricerca condotta a Marion County nell'Indiana, elaborò un procedimento di calcolo, in parte riesposizione di un precedente suggerimento di Goldhamer, che consente l'individuazione in un momento concreto di mobilità della quota attribuita ai fattori tradizionali di mobilità e di quella cl1einvece va riferita a trasformazioni nella disponibilità delle condizioni professionali 1 • Prima di presentare .il procedimento di calcolo è forse necessario dare qualche esempio illustrativo dell'apporto che questa elaborazione può dare per una valutazione critica delle correnti di mobilità. L' analisi della Rogoff aveva dimostrato come dal confronto con i dati del 1910 la situazione del 1940 risultasse caratterizzata da una maggiore partecipazione dei figli di lavoratori non qualificati alle professioni impiegatizie. Questo risultato poteva essere facilmente spiegato in termini di maggiore accessibilità delle professioni superiori, di caduta delle distinzioni di classe tra lavoratori manuali e addetti agli uffici; questa spiegazione avrebbe potuto inoltre richiamarsi a fattori di mutamento più lontani quali la diffusione delle possibilità di istruzione, l'incremento del livello delle aspirazioni, la diminuzione delle pratiche di discriminazione di classe. Questa analisi, od. una eqµivalente, poteva essere stimolata dalla osservazione dei risultati. Ma il confronto. con i dati strutturali modificò radicalmente il tipo di spiegazione; nel periodo di tempo considerato il numero degli addetti alle professioni impiegatizie era aumentato considerevolmente nella stessa misura in cui era ' . 1 NATALIE RoGOFF, Recent Trends in Occupational Mobility (op. cit.). Una presentazione riassuntiva si ha in due antologie: P. K. HATT e A. RE1ss (Reader in Vrban Sociology, Free Press, Glencoe, 1951) e R. BENDIXe S. M. L1PsET ( Class, Status and Power, Free Press, Glencoe, 1953)'. Il metodo è stato per la prima volta presentato da HERBERTGoLDHAMERin una relazione svolta ad una riunione della Society for Social Research, a Chicago nel maggio 1948, col titolo The Analysis of Occupational Mobility. BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==