Passato e Presente - anno II - n. 10 - lug.-ago. 1959

Mobilità sociale Questa circostanza ij)iega come, malgrado l'evidente limitazione di un procedimento per strati ad intervalli costanti, le ricerche di mobilità abbiano concordemente fatto ricorso a questa soluzione. I progressi della ricerca si stannoJ sviluppando piu che verso una direzione di perfezionamento delle misure empiriche in quella di una elaborazione di modelli teorici per l'interpretazione delle correnti di movimento. La misurazione dell'intensità del movimento rimane comunque un metodo ~bbligato di ricerca nei casi in èui, come nella recente indagine belga, sia necessario costruire dei punteggi globali cumulando in una sola misura dati derivanti da rilevazioni diverse; in questo taso la traduzione quantitativa del movimento di mobilità, cioè il dato dell'intensità, può consentire un calcolo globale 1 • La misurazione è egualmente necessaria nei casi in cui, come nell'inchiesta di Grassano, la mobilità non sia rif~- rita all'individuo, ma al ceppo familiare, e somma in un dato globale i valori quantitativi segnalati da ciascun componente 2 • Il fattore domanda. . La misurazione della mobilità, imponendo il confronto tra due livelli di posizione sociale corrispondenti a due strutture professi~nali temporalmente distinte, tende a· cumulare in uno stesso risultato gli effetti di due diversi fattori : la trasformazione del quadro professionale e la modificazione delle possibilità di accesso alle varie posizioni sociali. Una analisi delle correnti di mobilità eseguito per accertare la permeabilità degli strati rispetto ai movimenti ascensionali dei soggetti dovrebbe imporre la costanza del quadro produttivo; trascurando questo requisito di equivalenza vi è pericolo di attribuire ad una condizione di supposta maggiore accessibilità risultati che almeno in parte dipendono da una trasformazione del quadro produttivo come maggiore disponibilità oggettiva delle occupazioni superiori. Le ricerche hanno costantemente attribµito le correnti ascensionali di mobilità all'opera di fattori socioculturali, quali la caduta dal pregiudizio di classe, l'attenuazione di ter1 R. CLEMENS, G. VossE-SMALL, e P. MINON, L'assimilation culture/le des ·. immigrants en Belgi,que, Liége, 1953. Vedere in partic9lare « L'ascension sociale des lmmigrants Italiens >>. · 2 Inchiesta a carattere comunitario (val. XIV degli Atti della Commissione Parlamentare d'Inchiesta sulla Miseria e sui mezzi per combatterla, val. I, Roma, Failli 1953). Per una valutazione critica del metodo vedere il paragrafo « La mobilità nel mondo contadino >> del saggio Stratificazione e mobilità sociale pubblicato in ANTONIOCARBONAROe ANGELOPAGANI, Introduzione alla ricerca sociologica, La Nuova Italia~ Firenze, 1958. BibHotecaGino Bianco

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