Mobilità sociale tuale influenza del tempo sulle variazioni della relazione di mobilità 1 • Dal punto di vista analitico il confronto tra le due distribuzioni, l 'iniziale e la finale, presenta un maggiore interesse e anticipa alcune delle soluzioni che saranno necessarie per la costruzione dei modelli teorici. L'osservazione empirica ci fa conoscere due situazioni temporalmente distinte, quella iniziale in cui la posizione sociale dei soggetti, espressa d_allivello d'origine, coincide con quella dei padri, e quella finale nella quale i soggetti segnalano una posizione sociale che può essere la stessa o diversa da quella iniziale. Dalla conoscenza della situazione nei due tempi considerati si può ricavare la matrice di transizione che indica .la probabilità che hanno i soggetti di trasferirsi da una posizione sociale ad altra (probabilità di transizione). Gli elementi della matrice indicano la probabilità dei vari movimenti; producendo lungo le righe della matrice si ottengono i coefficenti di uscita (outfiow) cioè le probabilità per i soggetti con eguale posizione paterna di tntrare nei vari strati ivi compreso quello iniziale; procedendo lungo le colonne si ottengono i coefficenti di entrata (infiow) cioè le probabilità per soggetti con diversa posizione paterna di entrare nello stesso str~to. I· due percentuali, segna .. lati per ciascuna cella dalle ricerche in aggiunta al dato assoluto, in una configurazione rigorosa, altro non sono che i coefficenti di uscita dalla posizione paterna o di entrata in una data posizione_sociale 2 • Il metodo sin qui esaminato si limita ad una descrittiva del fenomeno in cui i dati empirici di mobilità vengono esposti senza dare luogo · ad una specifica misurazione. Il metodo può consentire un 'ulteriore elaborazione quando il quadro di stratificazione consenta un apprezzamento vertical~, cioè il calcolo dell'intensità del movimento come numero degli strati percorsi .. Si può quindi accertare rispetto ad una situazione concreta la diversa estensione del movimento calcolando il numero degli strati percorsi da quello d'origine al terminale. E' quindi possibile verificare la frequenza dei passaggi tra strati adiacenti e tra strati inseriti nel quadro di stratificazione a livelli non contigui. Il metodo normalmente risulta sem1 Per una presentazione rigorosa del metodo vedere GosTA CARLSSON, Socia! Mobility and Class Structure, cap. 5 « The Measurement of Social Mobility )>, CWK Gleerup, Lund, 1958. 2 Per un'illustrazione del procedimento di esposizione dei dati assoluti e relativi rispetto ad ogni cella, l'esempio più valido è quello della ricerca condotta dal_ Glass in Inghilterra (vedere D. V. GLASSe J. R. HALL, Social Mobility in Greaf. Jlrì;tai7l':. ~ Study of lnter-Generation Changes in Status, ip « Socia\l Mo,b1hty 1n Br1ta1n ». BibHoteca Gino Bianco
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