Passato e Presente - anno II - n. 10 - lug.-ago. 1959

Sviluppo economico regionale ficazioni nelle forme di comunicazione moderna e ail~1nadeguarezza delle strutture sociali e istituzionali. Le conclusioni generali a cui il volume dell'IRES perviene tracci~no a grandi linee le direttive di una politica economica atta a assicurare un incentivo ad un progresso realizzato mediante uno sviluppo equilibrato; valorizzazione massima delle possibilità di sviluppo industriale nelle varie zone, attuazione di un piano regolatore intercomunale nel quadro di un piu vasto piano territorial~ che orienti meglio lo sviluppo edilizio e di localizzazione dell'industria, creazione di condizioni piu favorevoli per lo sviluppo dell'agricoltura (cooperative, fi- - nanziamenti speciali, qualificazioni professionali, riorganizzazione del settore terziario, per ridurre i castri di distribuzione). Ma il punto centrale delle indicazioni dell 'IRES verte sul rischio del grave contraccolpo che le piccole e medie industrie potrebbero subire, nell'attuale struttura economica torinese, dal Mercato Comune Europeo, per la carenza di industrie specializzate nella produzione di beni complementari e per la scarsezza di industrie diverse da quella dell'automobile, ad alto _livello di produttività, capaci di equili'brare la struttura economica della provincia ed ·eliminare una delle cause fondamentali" dei processi cumulativi di sotto-sviluppo in certe zone. Dì qui l'esigenza di una riorganizzazione dell'industria tessile, dello sviluppo delle industrie chimiche e di produzioni meccaniche non automobilistiche, con localizzazione piu decentrata delle piccole e medie imptese, e con elimil).azione graduale di un sistema di differenziazione salariale che favorisce il permanere di aziende a basso livello tecnologico, e non incentiva la realizzazione di unità produttive piu avanzate ed in scale economicamente piu valide. Si tratta certamente di indicazioni molto generiche, poiché come è ovvio l'IRES, anche per la delicata situazione in cui si trova a svolgere la sua attività di studio, non può· formulare denunce, programmi e proposte operative piu precise. Emerge comunque evidente dal volume dell'IRES come uno studio rigorosamente obiettivo, fondato su dati statistici ed economici di prima mano, possa consentire anche di formu- . lare una decisa denuncia hei confronti di un sistema economico e politico in cui il processo di sviluppo è guidato e condotto in modo quasi esclusivo e discrezionale da un monopolio, senza la sussistenza di un effettivo controllo pubblico e di un piano di intervento. Di ciò sembra essersi resa ben conto la classe dirigente industriale che, in sede di con- ~resso dell'Associazione industriali torinesi, ha sviluppato per bocca Biblioteca Gino B·ianco

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