Passato e Presente - anno II - n. 10 - lug.-ago. 1959

Sviluppo economico regionale e gli operai delle piccole imprese secondarie che dipendono e lavorano per imprese principali, compensando il basso livello di produttività con bassi livelli salariali. Si perviene cos1 a· un quadro che costituisce, pure nella sua limitata ampiezza, un esempio di processo di sviluppo in un sistema economico «dualistico» (si veda a questo proposito il saggio di Vera Lutz, Alcune caratteristiche dello sviluppo economico in Italia nel quinquennio 1950-55, in « Moneta e credito», 4°· trimestre 1956). Esso dà una tipica rappresentazione degli effetti positivi, ma anche negativi, prodotti sul1'area circostante dall'accelerato sviluppo di un'industria monopolistica ad alto livello tecnologico, quando questo sviluppo avviene in assenza di una qualsiasi .forma di intervento pubblico (nazionale o locale) atto a realizzare le condizioni di un piano per ·un processo di equilibrato sviluppo. Sotto questo aspetto, la classificazione delle varie zone della provincia torinese effettuata dall 'IRES secondo i criteri di tassi di variazione demografica, di tipi e redditività dell'economia agricola, di indici di industrializzazione, di indici di specializzazione geografica dell'industria primaria o di sussistenza di un'economia industriale non autonoma, di indici di densità del commercio all'ingrosso e al minuto, di capacità di attrazione commerciale, assumono non solo un preciso valore ai fini di un'indicazione di scelte operative per l'autorità pubblica o per gli operatori economici privati, ma costituiscono elementi atti a evidenziare quelle sperequazioni spaziali dei redditi che gli indici medi provinciali normalmente nascondono. Interessante a questo proposito è rilevare che le indicazioni a cui perviene l 'IRES sulla base delle sue rivelazioni dirette sarebbero in contraddizione con le indicazioni relative alla dinamica del reddito provinciale torinese ricavabile dai dati annualmente elaborati dal Tagliacarne con il criterio prevalente 1i indici indiretti. Secondo il Tagliacarne, nel p~riodo 1952-55 il reddito della provincia di Torino sarebbe aumentato in misura inferiore all'aumento del reddito nazionale; secondo l'IRES l'incremento del reddito della provincia di Torino è stato perlomeno non inferiore all'aumento medio del reddito nazionale. L'indicazione ci pare interessante non .solo ai fini di dimostrare la necessità che si pervenga a una serie di rilevazioni provinciali che consentano di formulare una piu attendibile ipotesi circa la distribuzione spaziale dei redditi, ma soprattutto per evidenziare che il problema piu attuale oggi in Italia da studiare è proprio quello di uno sviluppo sperequato tra due economie (una avanzata e l'altra depressa) che sf inBiblioteca Gino Bianco

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