Passato e Presente - anno II - n. 10 - lug.-ago. 1959

/offre Dumazedier di anno in anno. La « settimana con due domeniche» sembra preferita, ogni qualvolta l'azienda la permette, anche se in compenso la giornata lavorativa deve arrivare a 9 o 10 ore. Inoltre i francesi hanno un'aspirazione sempre piu accentuata alle vacanze annuali, alle ferie pagate. Dall'agosto 1956, la loro durata è per legge di tre settimane per tutte le categorie lavoratrici. Ma alcune inchieste ci hanno già mostrato che il desiderio di un mese di vacanze era sostenuto dal 49% degli operai, 1'82% degli impiegati, il 56% dei dirigenti 1 • Una legge sulle vacanze « culturali», votata nel 1957, ha introdotto un nuovo genere di ferie di 13 giorni non pagate per tutti i lavoratori che intendano seguire un corso di formazione sindacale. Tutto un campo di forze sindacali e pedagogiche, in relazione al progetto ministeriale per l'educazione permanente del1'adulto (ulteriore aspetto della riforma dell'educazione nazionale) preme sul governo, il Parlp.mento, l'opinione pubblica, per estendere questa legge a ogni genere di formazione o perfezionamento di quadri delle organizzazioni sociali e culturali. Che cosa si può ricavare da queste diverse aspirazioni? Sembra che l'accrescimento del tempo libero resti soggetto, nei prossimi anni, a complicate alternative, in cui l'interesse del paese può entrare in conflitto con le esigenze delle diverse classi e categorie della popolazione attiva. Il Commissariato per il Piano, nel suo terzo_piano di ammodernamento, prevede fino al 1985 una diminuzione di appena un'ora circa nella durata effettiva del lavoro. Si può concludere che lo sviluppo del tempo libero è collegato indubbiamente al progresso tecnico, ma non dipende solo da esso. L'esaltazione della « età del tempo libero», conseguenza automatica dell'automazione, è un nuovo aspetto di quel che Friedmann chiama « l'utopia tecnicistica ,> 2 • Il tempo libero proviene in pari tempo dalle possibilità offerte dal progresso tecnico e dalle scelte ~conomico-sociali consapevoli o meno fatte dalla nazione, ovvero dalle classi e categorfe sociali che la compongono. Una sociologia del tempo libero fondata sulle tendenze e sulle previsioni, può dare il suo utile contributo alla conoscenza delle alternative reali di tali scelte, se inserisce il tempo libero nella dinamica tecnologica e sociale della civiltà industriale. Il tempo libero è un tempo. sottratto al lavoro produttivo per effetto congiunto del progresso tecnico e delle forze sociali, a vantaggio di un'attività • 1 Conditions, attitudes, aspirations des ouvriers, « Sondages », 1956, n 2, p. 34· 2 G. FRIEDMANN, Le travail en miettes, p. 201. Bibl.ioteca Gino Bianco

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