Accumulazione e ideologie di classe 1277 vello operaio, cioè della produzione diretta, della trasformazione della materia (il cosiddetto « lavoro produttivo >>). Ma va invece diffondendosi e diventando sempre più numerosa una categoria di persone le cui mansioni richiedono e « danno » un'esperienza lavorativa cumulabile. Da una parte cioè abbiamo coloro per i quali la vita di lavoro è stazionaria, ripetitoria e che quindi si ritrovera~no al termine della loro vita di lavoro con la medesima, quasi nulla, esperienza che avevano applicato agli inizi della loro occupazione. Dall'altra tutti coloro per i quali ogni nuovo compimento di lavoro, di mansione, permette di accumulare una certa esperienza, quindi di perfezionare le loro capacità, e per conseguenza di abilitarsi a compiti piu· elevati, almeno potenzialmente. Nella prima situazione si trova l~operaio per il quale la curva di rendimento tra l'inizio e la fine della sua vita di lavoro tende ad essere orizzontale, o addi- . rittura decrescente. La chiameremo situazione stazionaria, o anche « ripetitiva», ma in un senso molto più esteso e meno meccanico di quello che si riferisce alla ripetizione dei gesti nelle operazioni parcellari. Nella seconda, ogni situazione lavorativa è cumulativa - almeno potenzialmente - di tutte le acquisizioni di esperienza intervenute durante il compimento dei compiti precedenti. In essa quindi il valore tecnico tende ad essere crescente. Siamo nel mondo della « carriera ». Istituzionalizzàta in un'organizzazion burocratica, essa la caratterizza. Il mondo della carriera si oppone al mondo della lavorazione, e in essi si separano due classi di persone, distinte nella loro posizione all'interno dei rapporti produttivi. · A differenza della sicurezza goduta grazie alla padronanza di un mestiere (sottomessa, come abqiamo ricordato, ai giochi della domanda sul mercato di lavoro), la garanzia di una posizione di carriera è dovuta piuttosto a un riconoscimento di « status » sociale che va ben. al di là della garanzia contrattuale. In un regime capitalista, in cui le posizioni di carriera sono sempre in qualche- modo apparentate socialmente e culturalmente ad altre posizioni di privilegio, lo « status » acquisito grazie alla carriera possiede una forza irrerr1ovibile che restava estranea a qualsiasi posizione puramente economica nel capitalismo liberale. Potremmo dire che come l'eredità è un'istituzione che, presa in prestito dalla borghesia alla nobiltà, aveva permesso la· straordinaria accumulazione progressiva da una generazione all'altra, la carriera è l'istituzione che il capitalismo avanzato e consolidato riceve per lontane vie dal regime di corte, offrendogli la possibilità di alleare i rapporti di « stato» con quelli di ·« contratto ». La nozione di « accumulazione (o capitalizzazione) di esperienza » Biblioteca Gino Bianco
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==