Accumulazione e ideologie di classe 1273 ponevano le strutture precedenti; la struttura familiare, unità di produzione oltre che di consumo; la struttura comunitaria, con rapporti di « stato )), che verranno invece sostituiti da rapporti di « contratto>> 1 • La casualità dei rapporti in una popolazione umana ravvicinata è insostenibile; essa va superata dando a quei rapporti che quotidianamente si fanno e si disfano una giustificazione, uno scopo che li trascenda e dia loro un senso non precario. La risposta a questo stato di bisogno fu appunto, nelle sue varie forme, l'ideologia di tipo proletario. Le condizioni particolari dei proletari - la contrapposizione con la classe pa- . dronale, la tendenza universalistica e razionalistica del sistema industriale, la compressione del livello di vita ai consumi indispensabili per la riproduzione della forza-lavoro, detteranno il contenuto, nei suoi grandi tratti, all~ideologia. L'universalismo e il messianismo davano un . senso a rapporti che altrimenti si sarebbero esauriti nella frammentazione dei compiti lavorativi o nella quotidianità degli atti consumatori. Ma c'è un altro aspetto importante, che è l'assunzione da parte proletaria dell'ideologia del lavoro. Attraverso Marx l'ideologia proletaria pone il lavoro come essenza specifica dell'uomo. La traduzione politica di questo principio postulerà un ordine sociale fondato sul Lavoro, sul1'uomo produttore, sulla costruzione di una Città del Lavoro, ecc. « All'eroe dell'antichità, come al santo del medioevo e al cittadino moderno, deve succedere il lavoratore sociale )) (E. Berth). Hegel, gli economisti inglesi, Saint Simon convergevano. Data una certa filosofia della natura, il lavoro diventava l'attività essenziale che trasforma la natura umanizzandola, e cos{ fonda la storia. 1 Ci sembra sufficiente qui riassumere lo stato dei rapporti sociali pre-industriali col termine di « rapporti di comunità». Non entrano necessariamente in questione i tipi ideali contrapposti di Comunità e Società, quali furono teorizzati dal Tonnies come princìpi fondamentali della sociologia generale; benché per alcuni aspetti del fenomeno essi possano apparire illuminanti. Del resto già prima del Tonnies, J. C. Bluntschli nel 1857 aveva contrapposto il concetto di « comunità» popolare a quello di « società» borghese, e nel 1861 H. S. Maine aveva introdotto la celebre distinzionè fra rapporti di « status » e rapporti di « contratto ». La distinzione, sia applicata a situazioni storiche, sia come schema d'interpretazione formale, è poi corsa lungo tutto il pensiero sociologico, fino a quando ai giorni nostri, la ritroviamo nella « teoria dell'azione » di Parsons e della sua scuola. Qui, la vecchia contrapposizione si ritrova, non molto diversa, fra << diffusione » e « specificità funzionale »; così come fra « assegnazione » (« ascription >>) e « riuscita >> ( « achievement »); cui corrispondono orientamenti particolaristici da una parte e universalistici dall'altra. Diversi studiosi dello sviluppo, fra cui lo· Hagen, già citato, Marion Levy e in parte Hoselitz, applicano tale schema alle trasformazioni che accompagnano e condizionano il passaggio da una fase di tecnologia statica ad una di tecnologia dinamica, cioè di progresso tecnologico continuo. Biblioteca G·ino Bianco •
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